La quinta diagnosi di Giorgia Soleri

Sembra non esserci mai pace per Giorgia Soleri. L’influencer, infatti, ha rivelato da poco tempo sui social di aver ricevuto una nuova diagnosi. Andiamo, quindi, a leggere il lungo post:

La prima diagnosi che ho ricevuto è stata contemporaneamente una liberazione e un pugno nello stomaco. Finalmente il mio dolore aveva un nome, potevo chiamarlo, spiegarlo, dargli spazio e dignità. Ma probabilmente quel nome era molto raro, insomma, altrimenti non ci avrebbero messo anni a trovarlo, no? No. La verità è che eravamo milioni di persone, silenziate da un personale medico-sanitario che per anni ci aveva trattate come malate immaginarie, scottate dall’invalidazione che il nostro dolore aveva ricevuto da affetti e parenti, schiacciate dal peso di una malattia che nel suo nome portava lo sconveniente suono di un organo genitale.

Quando ho iniziato a parlarne, un po’ per esorcizzare e un po’ per evitare ad altre persone questo incubo, non immaginavo tutto ciò che poi sarebbe successo: un comitato, un convegno, una proposta di legge. Ho scoperto la necessità di una rete fatta di condivisione e comprensione, la forza che si nasconde in persone straziate dall’invisibilità del loro male quando decidono di prendersi la mano e fare della lotta a un riconoscimento negato il loro punto di contatto. nel frattempo di diagnosi ne sono arrivate altre 3: neuropatia del pudendo, endometriosi e adenomiosi. e ogni volta io mi sentivo un po’ più protetta, spaventata ma mai sola“.

Giorgia Soleri, quindi, rivela di essere affetta da fibromialgia:

Qualche giorno fa è arrivata la quinta, con la stessa dinamica di tutte le altre: dubbi, diagnosi scorrette, disillusione, rassegnazione. poi, un nome: fibromialgia. Nel grande termine ombrello di Central Sensitivity Syndrome, o anche sensibilizzazione centrale. Sarei ipocrita se negassi il misto di terrore e rabbia che ha pervaso il mio corpo dopo l’ennesima diagnosi. E questa volta è stato diverso. ho scoperto che la condivisione è un viaggio arricchente mai a senso unico, quando dai qualcosa ti torna sempre indietro. E a me è tornata empatia, amore, supporto, vicinanza, abbracci silenziosi e sguardi a voce alta. Poche ore prima di questa diagnosi, per un casualità che a ripensarci fa sorridere, mi tatuavo TOGHETER WE ARE STRONGER. E oggi lo sento più che mai. Grazie.

Le notizie su Giorgia Soleri non terminano qui…

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