Grazie Kobe Bryant, il più italiano dei colossi NBA
Questa notte si è conclusa la carriera da giocatore di basket di Kobe Bryant, il più decisivo e tecnicamente dotato…
Questa notte si è conclusa la carriera da giocatore di basket di Kobe Bryant, il più decisivo e tecnicamente dotato cestista degli ultimi 20 anni. E ha chiuso il cerchio in maniera perfetta, sparando ben 60 punti sul groppone degli Utah Jazz. Certo, era una festa, le difese l’hanno lasciato libero di tirare il più delle volte, ma ha chiuso con il punto esclamativo la sua carriera nel campionato di basket più famoso del mondo. Dai cinque campionati NBA vinti (di cui tre di fila) con i suoi Lakers alle accuse di stupro, dai match all’ultimo sangue con i nemici di sempre, i Boston Celtics, alla rottura del maledetto tendine d’achille, la vita e la carriera di Kobe sono state una grande montagna russa in grado di emozionare i tanti fan italiani. Merito degli anni passati dal piccolo Kobe nelle giovanili della Pallacanestro Reggiana, merito del suo italiano quasi perfetto (memorabile una sua intervista a SportItalia nella quale ha risposto alle domande dei fan in un italiano con accento romagnolo), o forse solo per merito della sua facilità nel trovare il canestro, stanotte molti (milioni?) italiani non hanno chiuso occhio per assistere alla sua festa, la festa per il numero 24 più grande di sempre.
Molti i vip presenti allo Staples Centre per l’ultimo atto del Mamba, (soprannome di Kobe, è il serpente più letale) da David Beckham, che ha pubblicato su Instagram una foto con il suo cestista preferito, al sempre presente (in prima fila) Jack Nicholson, che anche stavolta si è spellato le mani per applaudire il mito del basket moderno. Senza contare chi ha voluto guardare per l’ultima volta la classe cristallina del Mamba: Kanye West, Jay-Z, Adam Levine, Snoop Dogg. Anche il nostro Alex Del Piero era a Los Angeles per applaudire il suo idolo.