Il diario di bordo di Roberto Alessi: Claudio Baglioni direttore di Sanremo
I se e i ma sono d’obbligo, però pare che il gatto sia già nel sacco. Il gatto è Claudio…
I se e i ma sono d’obbligo, però pare che il gatto sia già nel sacco. Il gatto è Claudio Baglioni che avrebbe accettato la proposta di essere il direttore artistico del prossimo Festival di Sanremo (ma non si era detto che sarebbe rimasto
Carlo Conti?). Mario Orfeo, direttore generale della Rai, secondo me ha avuto un’ottima pensata: Baglioni è il giusto
concentrato di creatività, autorevolezza, leggerezza, professionalità, in più è una persona per bene, il che non
guasta “in questo mondo di ladri” come canta il suo amico Antonello Venditti.
Si dice che Baglioni potrebbe anche condurre con Virginia Raffaele, osannata in Rai, forse meno dal pubblico che non le perdona imitazioni che non rispetterebbero le donne (da Belen, che posa troppo da sexy, a Donatella Versace, rea per la chirurgia estetica, da Sandra Milo a Ornella Vanoni, prese in giro soprattutto perché non più di primo pelo), ma la Raffaele pare sia solo una voce senza fondamento (vedremo). Tornando a Baglioni, mi sembra perfetto anche come conduttore, eppure nel 1998 i discografi ci si opposero alla sua conduzione con Fabio Fazio perché
era un cantante. Sono passati quasi vent’anni e oggi Baglioni non è un cantante, è qualcosa di più: è l’Italia che
era e che è, copre tre generazioni in 50 anni di carriera. Grazie, Claudio, ti aspettiamo a Sanremo. Toccando ferro perché tutto proceda.