Il suicidio di Luca Ruffino, il nostro Presidente
Il suicidio di Luca Ruffino, il nostro Presidente
Caro Luca, speriamo solo che tu abbia avvertito quanto fossi amato e apprezzato. Sono passate poche ore dalla notizia e ancora non mi sono ripreso. Stavo per andare a cena ed ecco che la mia giornalista Tiziana Cialdea mi gira la notizia di Dagospia, poi raccontata dall’Ansa, e mi sembrava impossibile, ho pensato, sperato, a una fake news, no, non poteva essere vero:
“Il presidente di Visibilia Editore (la casa editrice di Novella 2000) Luca Giuseppe Reale Ruffino si è suicidato sparandosi nella notte tra sabato e domenica… il gesto sarebbe legato a questioni personali e si ipotizzano gravi problemi di salute… Storicamente legato all’amministrazione di condomini, fondatore, presidente e amministratore delegato di Sif Italia società di amministrazione e gestione di patrimoni immobiliari quotata a Euronext Growth Milano, Ruffino ad ottobre del 2022 era subentrato in Visibilia”.
Sono ancora sotto shock. Ci siamo messaggiati pochi giorni fa perché aveva incontrato i miei collaboratori e l’avevo ringraziato e lui mi ha ringraziato a sua volta. Persona adorabile, educata, per bene. La mia rabbia è di non esserci stato. Penso sempre in questi casi che sarebbe bastata una pizza in compagnia e sarebbe andata diversamente. Sapete quando si dice: se mi avesse chiamato, bastava una serata insieme… Invece… E penso ai due figli, alla compagna, ai parenti. Penso ai suoi collaboratori, che sono distrutti, ma già son tornati al lavoro, persone che hanno passato anche vent’anni con lui nello stesso ufficio.
Quando non si trovano risposte o ragioni ci rimane solo il dispiacere e non consola l’arrendevole considerazione di Cesare Pavese, che si uccise quarantenne: «Non manca mai a nessuno una buona ragione per uccidersi». Certo, ma forse non abbiamo fatto sentire a Luca quanto fosse amato, rispettato, apprezzato da chi magari pensava solo lo sfiorasse.
Ciao, Luca, forse non l’hai avvertito, ma noi di Novella 2000 eravamo tra quelli. A me ora, non rimane che pregare, per te e per chi ti ha amato.
Roberto Alessi