Ilary Blasi vs Totti: l’ennesima battaglia coinvolge il figlio Christian
Scoppia l’ennesima battaglia tra Ilary Blasi e Totti e stavolta c’entrerebbe Christian, figlio della coppia
Stando a quanto è emerso, sembrerebbe che tra Ilary Blasi e Francesco Totti sia scoppiata l’ennesima battaglia. Stavolta però a essere coinvolto è anche il primogenito della coppia, Christian.
Cosa succede tra Ilary Blasi e Totti
Sono ormai mesi che è partita la battaglia legale tra Ilary Blasi e Francesco Totti, che da quasi due anni hanno messo fine al loro matrimonio. Col passare del tempo numerosi sono stati i pettegolezzi emersi sulla coppia, alcuni dei quali però non sono mai stati confermati. Solo di recente la conduttrice, dapprima nel docufilm Unica e in seguito nel romanzo Che Stupida, ha deciso di raccontare per la prima volta la sua verità, svelando cosa sarebbe accaduto con l’ex Capitano della Roma. Attualmente intanto sia Ilary che Francesco si sono rifatti una vita. Ciò nonostante la causa per il divorzio prosegue con qualche intoppo.
Solo in queste ultime ore, come fa sapere La Repubblica, sembrerebbe che tra la Blasi e Totti sia nata una nuova discussione. Stavolta però il motivo riguarderebbe nientemeno che Christian, primogenito della coppia. Come di certo qualcuno saprà, il figlio della conduttrice e del calciatore di recente ha firmato un contratto a Madrid con il Rayo Vallecano, della durata di alcuni mesi, che gli garantisce un vero stipendio seppur modesto.
Totti dunque, per questo motivo, avrebbe pensato di ridurre l’assegno mensile per Ilary Blasi della somma di 12,500 euro destinato ai tre figli. Sarebbe dunque questo l’argomento principale di discussione tra i due ex coniugi. Nel mentre in queste ore a intervenire è stato anche Gian Ettore Gassani, presidente dell’associazione matrimonialisti italiani, che fatto chiarezza sulla situazione.
L’avvocato infatti ha precisato che “se un figlio è autosufficiente l’assegno di mantenimento si revoca”. Ciò nonostante Gassani aggiunge che “bisogna capire cosa significa autosufficienza. Per un magnate è un conto, per un lavoratore normale un altro”.