![Carere Novella 2000 n. 9 2025](https://www.novella2000.it/wp-content/uploads/2025/02/Carere-Novella-2000-n.-9-2025-640x360.webp)
Ivan Granatino: la famiglia è il porto sicuro
Intervista al mitico Ivan Granatino, cantante neomelodico che presto tornerà sul palco da dove, trent’anni fa, è iniziata la sua carriera
Ivan Granatino, artista poliedrico e innovativo, capace di unire tradizione e modernità, portando sul palco non solo la sua musica, ma anche un’intera visione artistica. In continua evoluzione sperimenta stili musicali pur restando attaccato alle sue radici. La famiglia, il centro del suo universo tale da essere fonte di ispirazione per il titolo del suo ultimo album Famiglia.
Ivan, come nasce la passione per la musica?
“La passione per la musica inizia sin da quando ero piccolo, grazie a mio papà Lino, interprete di musica classica napoletana, che mi ha trasmesso quella che è diventata la mia più grande passione che si è poi orientata, crescendo, verso il pop urban, tanto da intraprendere un percorso artistico personale tra vari generi musicali.
La mia formazione si è divisa tra corsi di canto, lezioni di musica e tanti provini in lungo e in largo per lo stivale. Ho avuto la fortuna di collaborare con i maggiori rappresentanti del panorama musicale italiano tra cui Franco Ricciardi, Gigi D’Alessio, Ivana Spagna, Tullio De Discopo, Clementino, Club Dogo, Luchè, Mario Fargetta e Danti. Nel 2014, il grande palcoscenico di Rai Due di The Voice of Italy che mi ha dato la possibilità di farmi conoscere dal grande pubblico e farmi apprezzare dalla giuria, e da J-Ax come coach. Dopo l’esperienza tv, ho iniziato gradualmente a scalare le classifiche stream con numeri record su Spotify e YouTube con Caramella e Obsession.
Nel 2021 ho avuto la gioia di calcare il palco di Sanremo con Gigi D’Alessio e da lì tanti concerti, il mio sogno realizzato lo scorso settembre, il mio concerto all’Arena Flegrea di Napoli nel giorno del mio quarantesimo compleanno, un evento nell’evento con circa 5.500 fan”.
A proposito di tuo papà Lino, hai realizzato anche una traccia con lui: com’è andata?
“Desideravo da sempre cantare con il mio papà e omaggiarlo per avermi trasmesso l’amore per la musica. Famiglia è il disco giusto dato che ha come concept principale la famiglia. Per questo ho voluto con me mio padre nella traccia Mari’. Canzone che tra l’altro ho pensato come se fosse una composizione, se ci riferiamo alla topline che canta papà. Topline pensata alla Anni ‘70, ispirata al vecchio modo di comporre la musica napoletana, come facevano Mario Merola e Sergio Bruni.
È venuta fuori una bellissima visione, ovvero tenere il mood vecchia generazione su una strumentale molto contemporanea. Infatti Vinz Turner, il produttore del disco, ha fatto un lavoro molto meticoloso. Secondo me Mari’ è una delle tracce più originali di Famiglia parlando a livello di sonorità e contaminazione. Contaminare le due annate è stato molto divertente”.
La tua famiglia è il fulcro della tua vita, lo hai ribadito più volte. È stata questa la tua arma vincente nel tuo percorso musicale?
“Fondamentale per me! Devo proprio tutto alla mia famiglia, partendo dai miei genitori che mi hanno cresciuto con grossi sacrifici e valori, per poi arrivare alla mia anima gemella: mia moglie Maria, che mi ha migliorato la vita, mi ha regalato due bambini fantastici Carolina e Francesco e sono la mia più grande felicità, O’ senso da’ vita, come dico nell’ultima traccia del mio disco famiglia. Penso che la famiglia sia il porto sicuro, perché nonostante qualunque tempesta puoi imbatterti durante il giorno, basta tornare a casa dove c’è la tua famiglia e torna il sereno. La famiglia è, come dico nella prima traccia, ‘una cosa importante'”.
Accanto a un grande uomo c’è sempre una grandissima donna, nel tuo caso tua moglie Maria. Quanto è stata importante nella scalata al tuo successo?
“Come ho detto prima devo tutto alla famiglia, a lei che è la mia anima gemella il mio porto sicuro”.
Il tuo ultimo concerto all’Arena Flegrea di Napoli è stato un vero e proprio tripudio. Ti aspettavi tutto questo successo?
“L’ho costruito passo dopo passo, il concerto più grosso che ho mai fatto e realizzato in vita mia. Ho voluto fortemente fare una festa per tutte le persone che mi hanno regalato un sogno, ho chiamato il disco Famiglia, e per me famiglia è tutta la gente che ha sempre supportato la mia musica, è stato un evento con tanti ospiti, la mia famiglia sul palco, gli auguri da parte del mio idolo Jovanotti e il mio amico Saturnino e tanti effetti speciali. Se ci penso è stato il compleanno più bello della mia vita. Ho festeggiato i miei quarant’anni sul palco circondato da tanto amore e dalla mia musica. Un sogno”.
Un altro sogno realizzato: torni a cantare il 15 e il 16 febbraio al teatro Cimarosa di Aversa, dove ti sei esibito per la prima volta a dieci anni.
“Dopo trent’anni ritorno al teatro Cimarosa di Aversa, dove tutto è iniziato, dove ho cantato realmente per la prima volta. Ritorno con il mio pubblico che ama la mia musica e crede in me, e con la mia splendida famiglia. Oggi vivo la vita che sognavo da bambino, come dice Lorenzo Jovanotti: sono un ragazzo fortunato perché voi mi avete regalato un sogno. Il 15 e il 16 Febbraio vi aspetto a teatro”.
a cura di Barbara Carere