Ivan Zazzaroni commenta Giovanni Ciacci a Ballando con le Stelle: «Non hanno ballato davvero assieme. Non ho capito la loro esibizione ed è scattato lo zero».

 

Tirare in ballo il mio nome e legarlo alla parola omofobia in questo frangente è una follia.

L’omofobia è un reato, un insulto alla ragione, alla natura.

Che qualcuno abbia detto o pensato che il mio giudizio sull’esibizione di Giovanni Ciacci e Raimondo Todaro a Ballando con le stelle sia figlio di una mia ipotetica omofobia mi fa girare veramente i co***oni».

Ivan Zazzaroni commenta Giovanni Ciacci a Ballando con le Stelle

Non ci sta, Ivan Zazzaroni, a passare come un nemico degli omosessuali.

«Lo vivo come un insulto, una strumentalizzazione, una calunnia».

Il giudice che nella seconda puntata del programma si è rifiutato di dare un voto alla coreografia dell’unica coppia in gara formata da due uomini dice la sua: «Io non giudico il sesso o l’orientamento sessuale, io giudico la danza tra due persone e lì non c’era.

Ciacci e Todaro non hanno ballato insieme, benché fossero in pista. Non ho capito la loro esibizione, che cosa avessero voluto dire. È un qualcosa che non ho capito e quindi non ritenevo di doverlo votare».

Alla fine, gli ha dato uno zero. «Perché il regolamento prevede comunque un voto. A Ballando non sono mai andato sotto il quattro. Solo a Giorgio Albertazzi ho dato zero, e parlo di un gigante, ma lui allora non aveva ballato, ma aveva recitato durante l’esibizione della sua partner. Non era inerente con Ballando».

Ivan Zazzaroni: «Non ho niente contro Giovanni Ciacci»

Se al posto di Todaro, eterosessuale e sposato con la collega ballerina Francesca Tocca, nel cast di Amici, ci fosse stato un altro omosessuale come Ciacci per Zazzaroni sarebbe stato meno difficile giudicare. «Perché rientrava nel concetto di coppia».

Due anni fa, Todaro aveva ballato con un uomo, Mauro Coruzzi, ovvero Platinette eppure non si erano sollevate troppe polemiche.«In quel caso lei e Todaro erano uniti e Platinette ricopriva il ruolo femminile».

L’articolo completo lo trovate sull’ultimo numero di Novella2000 in edicola dal 29 marzo.

-di Tiziana Cialdea