Javier Zanetti svela a Verissimo le emozioni dell’ultima partita da calciatore
Oggi a Verissimo si racconta Javier Zanetti, ex capitano dell’Inter. Torna il consueto appuntamento del sabato pomeriggio con Verissimo, primo del…
Oggi a Verissimo si racconta Javier Zanetti, ex capitano dell’Inter.
Torna il consueto appuntamento del sabato pomeriggio con Verissimo, primo del mese di dicembre. Il rotocalco del Tg 5 condotto da Silvia Toffanin sta riscuotendo un enorme successo. Parterre molto ricco anche questa settimana, da Jane Alexander che svelerà la sua scelta tra Elia e Gianmarco, a Giulia Provvedi, ultima uscita dalla casa del GF Vip. Attesissima anche l’intervista a Javier Zanetti, un uomo che non ha bisogno di grandi presentazione. Il nome parla da sé. L’ex capitano dell’Inter è sempre stato un esempio dentro e fuori dal campo, non solo per i tifosi nerazzurri. Ha vinto tutto con la casacca del biscione, dal campionato alla Coppa dalle grandi orecchie. Lui, insieme a Mourinho e l’ex presidente Massimo Moratti è stato uno degli artefici del famoso “triplete” storico del club milanese.
Oggi in trasmissione ha voluto ripercorrere alcuni momenti della sua vita sul rettangolo verde.
Verissimo: Javier Zanetti svela le emozioni dell’ultima partita da giocatore
La carriera di Javier Zanetti è inimitabile. Arrivato all’Inter nella stagione 95-96, per 18 anni con la stessa maglia, vanta in totale (tra campionato, coppe e qualificazioni) 860 partite, 21 reti e 13 assist. Da allora con i nerazzurri ha vinto qualsiasi cosa: 1 Mondiale Club, 1 Champions, 5 scudetti, 1 Coppa Uefa, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe italiane. Simbolo del club, nel 2014 ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. Ecco come ricorda quei momenti:
“Per me pensare a quel giorno era veramente difficile. Prima o poi però doveva arrivare. E’ stata una notte indimenticabile, volevo non finisse mai”.
Una notte arrivata però dopo un periodo parecchio travagliato, a causa di un bruttissimo infortunio:
“Nell’anno del mio ritiro, era la stagione 2013-2014, avevo subito un grave infortunio al tendine d’Achille e tutti pensavano che quella sarebbe stata la mia ultima apparizione in campo. Ma io avevo ancora troppa voglia di giocare. Volevo tornare ancora nel mio stadio, a San Siro, e sentire l’amore dei miei tifosi”.
E così è stato. Un’ ultima volta ancora, in quello stadio che gli ha regalato grandi soddisfazioni.
Javier Zanetti a Verissimo racconta la sua nuova vita da dirigente
Chiusa la carriera calcistica, l’amore per quei colori è stato talmente forte da portarlo dal campo alla scrivania. Ora Javier Zanetti è il vice Presidente del club milanese e ha da poco pubblicato un libro, Vincere e non solo, dove racconta il suo nuovo ruolo da dirigente:
“È un’altra vita, diversa dal campo. Volevo conoscere un nuovo aspetto del calcio e avere una visione più ampia. Mi piace molto questa cosa, mi sta arricchendo come persona e spero di lasciare la mia impronta anche come dirigente”.
La Toffanin, incuriosita, ha voluto sapere se ha intenzioni di intraprendere la carriera di allenatore di club, magari proprio della sua pazza Inter:
“Non ho mai sentito il desiderio di fare l’allenatore e anche mia moglie mi ha detto che il mio profilo è più adatto per una figura dirigenziale”.
Javier Zanetti a Verissimo: “Mio figlio? Spero cresca con i giusti valori”.
Javier ha due figli: Tomas e Ignacio. In particolar modo ha voluto parlare di Tomas, o meglio Tommy, come lo chiama lui:
“Non mi preoccupa l’eredità del cognome, l’importante è che cresca con i valori giusti. E tocca a noi genitori educarli in questa maniera. Non mi dimentico mai da dove vengo”.
Insieme alla sua famiglia spesso torna nella sua terra d’origine, L’Argentina, patria di grandi calciatori:
“A volte, quando torniamo in Argentina, accompagno i miei figli nella nostra fondazione per fargli conoscere dei bambini che non hanno la loro fortuna e per fargli capire che senza sacrificio non si ottiene nulla”.
Un nome, una leggenda. Javier Zanetti, nonostante tutto, è ancora amatissimo da tutti. Chissà se anche suo figlio Tomas ripercorrerà le stesse orme di suo padre. Noi auguriamo a Javier e alla sua famiglia un futuro ricco di grandi soddisfazioni.