Le critiche al cantante

Jovanotti di recente è stato molto criticato per l’impatto ambientale che il suo Jova Beach Party ha avuto a Lignano Sabbiadoro, la cui location ha raccolto 60mila fan. Si è parlato dell’inquinamento acustico e della presenza di troppe persone sulla spiaggia. In più c’è stata una polemica anche sul taglio di alcuni filari di alberi avvenuto ad aprile a Marina Di Ravenna. La sezione ravennate di Italia Nostra aveva denunciato il fatto:

E così scopriamo che ben sessantacinque metri lineari di piante di tamerici, alte oltre quattro metri, compreso un grande albero al termine del filare, presenti da almeno qualche decennio tra il bagno Ulisse e la zona della sede dell’Associazione Nazionale dei Marinai d’Italia, sono stati rasi al suolo per Jovanotti. Nessun dubbio che l’autorizzazione sia giunta dal Comune, in accordo con gli enti cui compete il demanio marittimo. Un’alta barriera frangivento, un patrimonio comune di alberature tipiche delle nostre spiagge sempre più antropizzate, sacrificati per lo show.

Sempre in merito alla situazione legata a Jovanotti, Italia Nostra ha continuato nel suo comunicato:

Gli esemplari di tamerici, della specie Tamarix Africana, rimossi dalla spiaggia di Marina di Ravenna nella zona in cui sarà ospitato il concerto di Jovanotti fanno parte di specie alloctone (specie non caratteristiche del territorio). E verranno ripiantumate. Non avevano nessuna funzione di protezione della pineta dalla ventilazione. Perché posizionate arbitrariamente in spiaggia in modo trasversale rispetto alla pineta. Il patrimonio ambientale e vegetativo del territorio comunale è sottoposto a cure continue. Che consistono anche nella rimozione di specie alloctone che, infiltrandosi nell’habitat, modificano le caratteristiche vegetazionali. Nell’ottica della riqualificazione relativa al Parco Marittimo saranno invece privilegiate le piantumazioni di specie autoctone, Tamarix Gallica. La messa a dimora avverrà nel periodo di fermo vegetativo delle piante.

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