L’abbattimento degli alberi per il Jova Beach Party

Per dovere di cronaca siamo tenuti a raccontarvi nel dettaglio da dove nascono le critiche a Jovanotti. E le risposte anche di chi ha ricevuto le accuse per il negativo impatto ambientale. Come detto, gli ambientalista stanno di nuovo raccontando del taglio di alcuni filari di alberi avvenuto ad aprile a Marina di Ravenna.

La notizia è assolutamente vera ed era riportata da Ansa.it. In pratica la sezione ravennate di Italia Nostra aveva denunciato l’abbattimento di un filare di tamerici sulla spiaggia, lungo sessantacinque metri. L’associazione nel comunicato aveva aggiunto: “E così scopriamo che ben sessantacinque metri lineari di piante di tamerici, alte oltre quattro metri, compreso un grande albero al termine del filare, presenti da almeno qualche decennio tra il bagno Ulisse e la zona della sede dell’Associazione Nazionale dei Marinai d’Italia, sono stati rasi al suolo per Jovanotti. Nessun dubbio che l’autorizzazione sia giunta dal Comune, in accordo con gli enti cui compete il demanio marittimo”.

Italia Nostra di Ravenna poneva soprattutto l’attenzione sul fatto che gli alberi fossero stati tolti in un periodo in cui un regolamento ne vieta l’abbattimento, poiché c’è la riproduzione dell’avifauna. Inoltre si legge dal comunicato: “Un’alta barriera frangivento, un patrimonio comune di alberature tipiche delle nostre spiagge sempre più antropizzate, sacrificati per lo show”. Subito era arrivata la risposta del Comune di Marina di Ravenna che, come sempre riportava Ansa.it, aveva rilasciato il seguente comunicato:

“Gli esemplari di tamerici, della specie Tamarix Africana, rimossi dalla spiaggia di Marina di Ravenna nella zona in cui sarà ospitato il concerto di Jovanotti fanno parte di specie alloctone (specie non caratteristiche del territorio). E verranno ripiantumate. Non avevano nessuna funzione di protezione della pineta dalla ventilazione. Perché posizionate arbitrariamente in spiaggia in modo trasversale rispetto alla pineta. Il patrimonio ambientale e vegetativo del territorio comunale è sottoposto a cure continue. Che consistono anche nella rimozione di specie alloctone che, infiltrandosi nell’habitat, modificano le caratteristiche vegetazionali. Nell’ottica della riqualificazione relativa al Parco Marittimo saranno invece privilegiate le piantumazioni di specie autoctone, Tamarix Gallica. La messa a dimora avverrà nel periodo di fermo vegetativo delle piante”.

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