Jovanotti fa una smentita sul lavoro in nero al Jova Beach Party
Jova Beach Party: parla Lorenzo Cherubini Come raccolto da Fanpage.it Maurizio Salvadori di Trident, ha parlato in difesa di Jovanotti…
Jova Beach Party: parla Lorenzo Cherubini
Come raccolto da Fanpage.it Maurizio Salvadori di Trident, ha parlato in difesa di Jovanotti e dell’operato svolto dall’organizzazione. Il fondatore della società ha fatto sapere di aver trovato delle difficoltà dopo questi anni di pandemia a reperire personale per mansioni specifiche. Si sarebbero rivolti a delle società di loro conoscenza che inviano alcuni elementi sul campo, che già svolgono questo lavoro nell’ambiente da tanto tempo: “(…) È un’accusa molto pesante per chi cerca di lavorare bene. Parlare di lavoro a nero al Jova Beach Party è una contraddizione in termini, non esiste”.
Chiusa questa parentesi Jovanotti nel corso della live ci ha tenuto a fare anche un’altra doverosa precisazione, viste le recenti polemiche sulla questione ambientale e della tutela del fratino, che riguardano specialmente le date di Fermo. Il cantante ha fatto sapere che non vi è alcun pericolo all’ecosistema. L’artista ha fatto sapere che le spiagge sono pulite e portate a un livello migliore rispetto al passato:
“(…) Questo non è un progetto greenwash, che è una parola che mi fa cagare. Jova Beach Party è un lavoro fatto bene, se pensate il contrario venite qui a verificare”, ha raccontato Jovanotti. Infine l’artista ha voluto chiudere la polemica spiegando come il suo pubblico sia gente coscienziosa e rispettosa dell’ambiente e se partecipa ai suoi concerti lo fa solo ed esclusivamente per divertirsi:
“(…) A voi eco-nazisti che non siete altro, continuate ad attrarre a voi l’attenzione utilizzando la nostra forza, sono fatti vostri, ma questo è un progetto che tiene conto dell’ambiente, rispetta la sostenibilità e ne realizza alcuni obiettivi con buon senso”.