Karl Lagerfeld tuona contro Kim Kardashian: non si fa gli “sboroni”
La prima cosa che mi è passata per la mente quando ho appreso del furto da 16 milioni di euro…
La prima cosa che mi è passata per la mente quando ho appreso del furto da 16 milioni di euro di cui era stata vittima Kim Kardashian nel suo hotel di Parigi è stata: “svegliati. Non si tengono sedici milioni di gioielli sparsi per la stanza come fossero una polvere contro le blatte”.
Poi ci ho ripensato e ho detto a me stesso “vergognati, subire una rapina è un fatto traumatico, dovresti essere solidale con la vittima anche se non ha dato prova di grande capacità di analisi e prevenzione”.
Poi avevo fame, priorità assoluta. E la cosa è morta lì.
Ci voleva Harper’s Bazaar con i suoi update online a rimettere a posto la coscienza: non ero l’unico a pensarla così, e se tutto quello che ero riuscito a fare in segno di solidarietà era evitare di scrivere quello che pensavo, adesso che LUI ha parlato, certo posso farlo anche io.
Chi è LUI?
Una delle voci più autorevoli e temute del mondo della moda, un uomo che raramente si concede a interviste, tanto meno si lascia andare a commenti che esulino dal suo meticoloso lavoro: Karl Lagerfeld.
Come riporta HB, alla domanda su cosa ne pensasse dello spiacevole incidente accaduto a KKW lui ha tuonato perentorio: “non capisco come fosse in un hotel senza alcuna sicurezza. Se sei così famosa e passi il tuo tempo a pubblicare sul web i tuoi gioielli dovresti assicurarti che nessuno possa avvicinarsi alla tua stanza d’albergo. Non puoi pensare di esibire la tua ricchezza in quel modo e poi sorprenderti se qualcuno vuole dividerla con te”.
Sbam. Cucinata, cotta e mangiata.
Certo nessuno di noi si sogna di dire che la rapina fosse giusta, anzi. Chi ne ha mai subita una sa quanto profonde siano le ferite che lascia e il senso di insicurezza che ti pervade anche dentro le mura di casa tua, dove dovresti sentirti al sicuro.
Ma c’è da dire che Mrs K davvero non si è regolata. Pubblica sui social diamanti come fossero mentine, ha fatto del suo stile di vita sfarzoso, sfacciato e tutto all’insegna della ricchezza il suo unico talento (facendo elegantemente finta che il sex tape che l’ha lanciata anni fa non ne rivelasse almeno un altro, di talento), l’agenda dei suoi spostamenti è più pubblica dell’orario dei treni, non c’è hotel, magione, castello o monolocale in cui va di cui non pubblichi intere mitragliate di foto. Insomma, un invito a nozze per i malintenzionati, che non devono nemmeno fare la fatica di starle dietro per sapere dove va.
Forse un passo indietro sarebbe opportuno, forse necessario.
Ma a quel punto la domanda è: che rimane da dire a Kim Kardashian, se le togliamo la cronaca meticolosa delle sue giornate all’insegna dello schiaffo alla miseria?