Il ricco risarcimento chiesto a Kendall

Passiamo al secondo shooting che ha coinvolto Kendall Jenner. Il lavoro doveva essere svolto nei giorni in cui è esplosa poi la pandemia da Covid-19, che ha portato a numerosi contagi e vittime. Lo shooting per tale motivo ha subìto un rinvio all’autunno 2020. Peccato però, che, stando a quanto si apprende, la sorella di Kim Kardashian «ha rifiutato tutte le proposte di Liu Jo per arrivare a un compromesso».

Il comportamento di Kendall Jenner ha scaturito la reazione di Liu Jo. La casa di moda, infatti, ha capito che la Kendall non sia intenzionata ad adempiere ai suoi obblighi contrattuali. Per tale motivo il brand chiesto alla Jenner un risarcimento da 1.8 milioni di dollari, pari a 1.5 milioni di euro.

Ma come ha risposto a questa presa di posizione Kendall Jenner? Attraverso i suoi legali la supermodella, in risposta, crede che gli addetti ai lavori di Liu Jo non stiano collaborando. Oltretutto gli avvocati sostengono come la loro assistita abbia cercato più volte di portare a termine gli impegni senza riuscirci. Quindi sono convinti che da parte sua non ci sia alcun errore.

A parlare di questo a TMZ è stato anche un rappresentate della Society Management: «Questa denuncia non ha senso. La Society Management, in rappresentanza della Sig.ra Kendall Jenner, ha più volte offerto a Liu Jo delle date e delle location alternative per rispettare un accordo, che è stato rinviato forzatamente a causa della pandemia». Questo quanto si legge su Yahoo Finanza.

Kendall Jenner oltretutto pare aver fatto sapere di aver portato sempre a termine gli impegni che l’hanno coinvolta.

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