E’ forse la prima meno glamour di questi ultimi trenta anni”, esclama un famoso fotografo e infatti è  una serata a basso tasso vip. Forse è stato un bene perchè ci si è più concentrati sull’opera rappresentata, l ‘ “Andrea Chénier” diretta da Mario Martone che ha raccolto oltre dieci minuti di applausi. Già alla fine del primo atto gli applausi si sono fatti sentire obbligando i protagonisti ad andare sul proscenio, cosa abbastanza rara.

Assente il Presidente, i premier e i politici eccezzion fatta per Roberto Maroni e Maria Elena Boschi che nel palco reale ha passato molto tempo al cellulare. Bella nel suo abito di Giorgio Armani: nessun gioiello o accessorio. In Armani rosso passione anche Margherita Buy, molto amica del regista. Elegantissima, come sempre Giovanna Salza con Corrado Passera che come ogni anno ha poi dato una cena a casa sua per pochi invitati: tra questi Arturo Artom e Alessandra Repini. Cene anche istutuzionali come quella “cucinata” da Filippo La Mantia oppure divertenti come al Baretto dell’Hotel Baglioni dove si sono radunati Mario e Daniela Javarone, Antonio Riva, Raffaella e Gigliola Curiel, Adriano e  Laura Morino Teso, Natasha Stefanenko, Pierre Prendini, Raffaello Tonon, Renato Balestra con Marinella Di Capua e tanti altri.

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Tornando al foyer non possiamo dimenticare le mise estreme di alcune signore: Dvora Ancona ha indossato un abito ispirato a Marie Antoinette che quasi le impediva di passare dalle porte tanto la gonna era voluminosa: titolare di un centro estetico a Milano, ha detto che i “ritocchi” se li fa da sola.La più particolare il soprano Silvia Colombini che, in abito rosso di Pierre Prandini molto scollato, si e’dipinta sul petto la frase `Rinasci dalla dignità”. Questa volta sobria Sabina Negri, arrivata con Francesco Alberoni: l’ex moglie del ministro Calderoli questa volta non ha voluto stupire.

Divertente l’inviata di una televisione locale che, in diretta, intervistava i vip scambiandoli per altri. Non sappiamo se oggi sia stata licenziata. Bella da svenire Daniela De Souza, compagna del Sovrintendente alla Scala Alexander Pereira.L’opera è di Umberto Giordano rappresentata per la prima volta il 28 marzo 1896 su libretto di Luigi Illica (reduce dalla Bohème), che si prese gli applausi di Strauss e Mahler. Ritorna dopo trentadue anni riportando così alla Scala il verismo: una rappresentazione scarna, ma efficace. Costumi veristi a coreografia abbastanza statica, scene di massa a parte. Il successo di deve anche al maestro Riccardo Chailly e agli interpreti Anna Netrebko e Yusif Eyvazov, coppia anche nella vita. I due si sono sposati a Vienna a Palazzo Coburg: trasferimento in carrozza verso palazzo Lichtenstein dove si è tenuto il ricevimento per 180 invitati e fuochi d’artificio.Un secondo matrimonio da favola.Ha un figlio avuto dal primo marito, il baritono Erwin Schortt: sulla fine della loro unione in molti raccontano dettagli boccacceschi. Ripetutti ieri sera , tra risolini, nel foyer. Appuntamento al prossimo anno.

di Ivan Rota

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