I 93 anni della Capannina

93 anni e non sentirli! La Capannina di Franceschi ha festeggiato ieri il proprio compleanno con un evento unico che ha visto come special guests l’artista Pago e la talentuosa Sara Croce.

La Capannina di Franceschi, il locale più longevo del mondo, in attività dal 1929, ha festeggiato i propri 93 anni con uno show unico per amici, imprenditori e la stampa. Tutti, chiamati a celebrare un altro grande traguardo della storica location.

È difficile condensare in poco tempo la storia di un locale che ha offerto al mondo della movida e della notte versiliese (e non solo!) un passato così glorioso, fatto di continui successi.

Tanti gli artisti e personaggi celebri che ne hanno calcato il palco, da Ray Charles a Grace Jones e Gloria Gaynor, agli immancabili Jerry Calà e Umberto Smaila o ancora nomi che hanno reso celebre la grande canzone italiana come Ornella Vanoni, Patty Pravo, Gino Paoli – per citarne alcuni.

Pago e Sara Croce sul palco della Capannina

La storia del locale

Da quando il patron Gherardo Guidi, affiancato dalla moglie Carla e oggi anche dalla figlia Cristina, ha acquisto la proprietà nel 1977, di cose ne sono accadute.

Visione e avanguardia sono stati da sempre il suo mantra, unendo la tradizione del locale ai tempi che corrono, riuscendo a offrire il massimo del divertimento.

Oggi, all’età di 93 anni, la corsa della Capannina sembra ancora non volersi arrestare. E proprio ieri, per celebrare un altro anno, è andato in scena uno spettacolo che ha saputo coniugare le diverse anime del locale: dalle ballerine di can can all’intrattenimento musicale con il vocalist Andrea Sera e Stefano Busà, colonna portante della Capannina con il suo pianobar, passando poi agli special guest.

Pago intrattiene gli ospiti della serata

Pago, artista capace di incarnare appieno lo spirito del locale in un gioco continuo con il pubblico presente, e Sara Croce, madrina della serata e giovane promessa televisiva nonché modella che vanta numerose partecipazioni in programmi TV come Avanti un Altro e Ciao Darwin.

Novità e tradizione

Insomma, ieri sera La Capannina di Franceschi ancora una volta si è svelata per quello che è realmente. Una location dove il passato si incrocia con il presente, in una costante ricerca della formula perfetta per divertire e intrattenere.

Entrare alla Capannina è un po’ come entrare a casa propria. Un ambiente familiare, dalla struttura (che è rimasta quella di un tempo) alle persone che ci lavorano. Un esempio fra tutti il fotografo Fabrizio Nizza, che ha ereditato dal padre Raffaele la passione per la macchina fotografica, e ha raccolto il suo testimone raccontando attraverso i propri scatti un mondo magico come quello della notte che, mai come alla Capannina di Franceschi, trova massima espressione.

Perché è proprio vero che la notte va sedotta, e il patron Guidi lo sa bene.

La festa per i 93 di La Capannina di Franceschi

Come ha raccontato poco tempo fa a Novella 2000, “La Capannina è un locale che ha sempre fatto divertire, sognare. Perché poi oggi l’importante non è tanto far star bene la gente, che è una cosa importantissima, ma è farla sognare”. E oggi, possiamo dirlo, il suo locale lo sta facendo ancora!

a cura di Victor Venturelli

foto di Fabrizio Nizza