La cena (stellata) è servita!
Una cena stellata a tinte “glam” in via Margutta in occasione del primo degli appuntamenti con “Natural Excellence”: un appassionante calendario di…
Una cena stellata a tinte “glam” in via Margutta in occasione del primo degli appuntamenti con “Natural Excellence”: un appassionante calendario di Cene Spettacolo che vogliono rendere omaggio alle regioni d’Italia, con le relative tradizioni rilette in chiave green. Presso il ristorante vegetariano Il Margutta Veggy Food & Art di Roma lo chef resident Mirko Moglioni ha così incontrato la cucina della stella Michelin Iside De Cesare.
I due hanno creato un menu da hoc inedito in 4 portate con percorso di abbinamento vini. Il tutto animato da wine blind taste e da food game, con le bottiglie omaggio dell’Azienda Agricola Pacchiarotti Antonella. Prossimo appuntamento l’1 marzo con Faby Scarica, vincitrice della seconda edizione di Top Chef Italia.Il ristorante-boutique di via Margutta, celebre strada romana di artisti e artigiani, aperto nel 1979 dall’idea di Claudio Vannini, rinnova la sua offerta gastronomica dedicandola al cibo salutare e sostenibile. In cucina, lo chef Mirko Moglioni prepara i suoi piatti ispirati alla tradizione culinaria italiana da Nord a Sud, soprattutto romana, ma tradotti in chiave vegetariana.
L’obiettivo è quello di fondere passato e innovazione con l’utilizzo di ingredienti selezionati, nel rispetto dell’ambiente, che facciano anche bene alla salute.Il Margutta è aperto dalla mattina con il bio bar con croissant senza grassi animali, crostate, torte, spremute e il caffè biologico. Tutti i giorni Il Margutta propone un ricco buffet per il brunch e per l’aperitivo. A cena, il locale si trasforma invece in ristorante gourmet.Il menu, che ha la forma di un vero e proprio Magazine con foto e ricette di salute, si declina in “Sfizi ad Arte” e “Classici e Creativi”. Possiamo trovare l’insalata di puntarelle, il tofu marinato allo zenzero, la variazione di carciofi (carciofo alla romana, impanato e fritto, alla giudia, sott’olio, in insalata con dressing al trombolotto) e il radicchio tardivo gratinato con gorgonzola e crostini di polenta bio.E poi i cappellacci farciti di ricotta e castagne in brodo vegetale di zucca, la cipolla di Cannara gourmet, caramellata e servita su fonduta di parmigiano con gelato al parmigiano e sale di Cervia, i cavatelli alle cime di rapa con granella di capperi, stracciatella di burrata e pomodori canditi.
E ancora zuppa di ceci e lenticchie con tempeh croccante, polenta al tartufo nero con fonduta di Castelmagno e gli gnocchi di patate bio con sugo all’amatriciana veggy.Tra i dolci troviamo la mousse di pera al vino rosso, i cicchetti preparati con zucchero di canna e farine bio e paste frolle preparate senza burro ma con olio extravergine di oliva con spremitura a freddo.
di Ivan Rota
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