La Diva del Tubo: un libro senza censure per sdoganare la ‘narcisista’ di Youtube
La Diva del Tubo è cambiata e ha scritto un libro sulla patologia del narcisista: nuova avventura, sogni e polemiche dell’icona di Youtube
Abbiamo avuto occasione di scambiare alcune battute con la mitica Diva del Tubo, alias Alisha Griffanti. Trentasei anni di Milano, la Diva del Tubo è diventata famosa come videomaker su Youtube. La sua carriera di modella e influencer comincia condividendo esperienze di vario genere, comprese quelle nell’intrattenimento per adulti in cui la Griffanti ha lavorato a lungo.
Il suo percorso nel mondo dello spettacolo è passato anche da una travagliata relazione con Andrea Diprè, critico d’arte poi votatosi anch’egli all’hard. Tutt’altro che nuova a polemiche sul Web, una delle ultime che l’ha vista coinvolta è stata quella con Luca Romito.
Di questo e tanto altro, compresa l’uscita del suo prossimo libro, La Diva del Tubo ci parla nella nostra intervista a firma di Victor Venturelli.
Intervista a La Diva del Tubo
Partiamo dal presente. In cosa sei impegnata oggi? Che progetti stai portando avanti?
“In questo periodo mi sto impegnando soprattutto sul social Tiktok, che sta dando enormi soddisfazioni. Oltre al mio abituale lavoro da influencer, sto facendo divulgazione sul mio disturbo di personalità (narcisismo, ndr), nella speranza di combattere la disinformazione e la discriminazione verso alcuni disturbi mentali. Inoltre sono impegnata nella musica, nella realizzazione di corsi e nella mia attività di modella su Onlyfans e altre piattaforme americane”.
Tra i tuoi più recenti lavori c’è l’uscita del tuo libro? Da dov’è nata l’idea?
“I miei fan mi chiedono da anni di scrivere un libro e finalmente ho deciso di accontentarli. Credo di essere una delle poche influencer a non averlo ancora fatto. Si tratta di un libro autoprodotto in cui parleró del mio disturbo di personalità, un autentico viaggio nella mente e nella vita di una narcisista. Racconterò la mia vita e le mie drammatiche relazioni amorose, compresa la mia turbolenta storia con Andrea Diprè, che da sempre suscita molto interesse. Uscirà a dicembre, un ottimo regalo per un Natale un po’ psycho”.
Cosa pensi potranno trovare i lettori leggendolo?
“Potranno scoprire chi sono davvero. Ho deciso di autoprodurlo su Amazon per non essere soggetta ad alcuna censura o imposizione dall’alto su cosa poter scrivere o meno. Sarà un libro controverso e a tratti sconvolgente, senza filtri. Forse qualche lettore verrà ferito nella sua sensibilità, ma voglio raccontare la verità nuda e cruda”.
La polemica con Luca Romito
Inoltre sembra tu abbia ritrovato la serenità dopo il dissing con Luca Romito?
“Secondo Luca Romito, i narcisisti sono persone infelici. Devo però ammettere che grazie a lui ho ritrovato la felicità nel mettere a tacere questi personaggi inesperti che si arrogano il diritto di parlare di disturbi mentali. Devi sapere che sull’Internet da vari anni c’è proprio la moda di sparare a zero sui narcisisti, da parte di autentici ciarlatani senza alcuna qualifica. Non si rendono conto che stanno parlando di patologie ed è ora che venga messo un punto sulla questione. Sono contenta di battermi in tal senso. Gli psicologi e psichiatri sono un aiuto prezioso: lasciamo che siano loro ad occuparsi di narcisisti, traumi e relazioni tossiche”.
Come è andata a finire? Vi siete sentiti?
“Non ci siamo sentiti e anzi, invece di scrivermi e ammettere i suoi errori mi ha denunciata per diffamazione. I miei avvocati stanno valutando il caso, e credo denuncerò lui a mia volta. Trovo però alquanto triste intasare i tribunali per degli stupidi dissing online, solo perché qualcuno è incapace di ribattere e prendersi le proprie responsabilità. Il signor Romito può fare quello che vuole, semplicemente lasci stare la psicologia e si occupi di ciò che gli compete”.
I sogni della Diva
Guardando al tuo futuro lavorativo hai un tuo sogno nel cassetto?
“Ho la grande fortuna (anche se preferisco chiamarla ‘capacità’) di avere raggiunto i miei obiettivi di vita da un punto di vista lavorativo ed economico. Però bisogna migliorarsi sempre, e punto a crescere ancora di più!”.
In cosa ti piacerebbe cimentarti?
“Diciamo che mi sento un po’ cambiata rispetto al passato, almeno da un punto di vista professionale. Sono cresciuta, andata dallo psicologo, e sorrido ripensando ad alcune scelte ‘trash’ degli anni scorsi. Non c’è più la voglia di fare scandali per ottenere fama, ma c’è tanta voglia di insegnare ai giovani che mi seguono ad essere forti, autentici e determinati. C’è tanta voglia di andare contro l’ipocrisia e portare avanti i miei valori. Mi piacerebbe se ci sarà la possibilità tornare in TV, ma non più come personaggio trash, magari come opinionista. La TV ti segna per sempre, e io sono stata marchiata come la dominatrice mangiauomini. Sarebbe interessante avere la possibilità di fare conoscere la vera me anche al pubblico televisivo in qualche programma di spessore, anche se io non chiedo mai e non cerco nessuno. Se me lo proporranno, però, sarò ben lieta di cimentarmi”.
È da poco uscito il tuo nuovo singolo musicale “Amore Terminale”. Che significato ha?
“Amore Terminale parla di un delitto passionale e dell’amore che supera anche la morte. Nel video, infatti, il protagonista torna dall’oltretomba per sposare la donna della sua vita. È una rappresentazione dell’amore tossico, che ha sempre caratterizzato le mie relazioni. Chi vive un amore tossico credo che nonostante tutto sia fortunato per via delle forti emozioni che esso provoca. Sicuramente si tratta di una grande fonte di ispirazione per opere artistiche come il video di Amore Terminale”.
Chi ti accompagna nelle scelte che compi. Hai una persona che ti sta vicino?
“Sono single da qualche anno, e ho sempre preferito la compagnia di me stessa. Mi fidanzo solo quando amo davvero, e per me è raro innamorarmi. Sono però molto fortunata ad avere una famiglia meravigliosa e genitori che mi amano sopra a ogni cosa, ed amici fantastici con i quali ho un bellissimo rapporto”.
Come ti definiresti in tre parole?
“Mi definirei con una sola parola: ICONICA (che è anche il titolo di una mia canzone!)”.
a cura di Victor Venturelli