Correva l’anno 2000, prima edizione italiana del Grande Fratello. Marina La Rosa era una delle concorrenti: sedici anni fa era solo una ragazzina di Messina che incantò tutti nella Casa e fu soprannominata “gattamorta” per i suoi atteggiamenti. In particolar modo quelle provocazioni messe in atto nei confronti di Pietro Taricone.

Dopo quel periodo sulla cresta dell’onda in cui chiunque avrebbe fatto di tutto per ottenere un briciolo di sua attenzione, in seguito al reality si è laureata in psicologia, ha studiato recitazione, ha lavorato a teatro e poi si è più o meno defilata dai riflettori, prendendo parte ad alcune serie tv e soap opera.

Negli anni di assenza dalle scene è diventata intanto moglie (dell’avvocato Guido Bellitti) e mamma di due bambini. Ora invece una delle “gieffine” più famose di sempre è tornata in tv come esperta di cronaca nera ovvero come opinionista per Il giallo della settimana di Tgcom24. Da gattamorta nella casa a quasi criminologa, un bel balzo in avanti.

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