Lapo Elkann e Joana Lemos: “Vivo bene solo con te”
Ecco l’intervista esclusiva a Lapo Elkann, che potete trovare sul nuovo numero di Novella2000, in edicola da oggi
Lapo Elkann vive una storia fantastica con la moglie in Portogallo
A cura di Matteo Calzaretta
Stanco delle pagine di cronaca che per anni lo hanno visto protagonista, Lapo Elkann vive ora la migliore versione di sé, un perfetto equilibrio tra creatività, affetti e l’immancabile successo. Il più chiacchierato e creativo della famiglia Agnelli si è trasferito in Portogallo dalla moglie Joana. I due si erano sposati quasi in segreto esattamente due anni fa. Lei è una donna forte, ex pilota di rally portoghese, è sempre al fianco del grande marito, anche nell’ultimo capitolo imprenditoriale che lui ha presentato a Milano qualche settimana fa.
Innovazione con uno sguardo al futuro, possiamo dire che Lapo diventa così stilista, ha infatti lanciato una nuova collezione di abiti dallo spirito contemporaneo e dai colori sgargianti.
L’animo buono e creativo di Elkann si unisce all’azienda Ecoalf per la realizzazione di un completo formale in edizione limitata che abbina sostenibilità, stile ed eleganza italiana. Il tessuto è in Econyl: una composizione di nylon riciclato, ricavato dalle reti da pesca scartate. «Con questa limited edition vogliamo coniugare lo stile con la sostenibilità che non viene ancora percepita come sexy o elegante – racconta Lapo – Nel mio piccolo e nella mia attività di creativo ho sempre cercato di fornire il mio contributo a tutela dell’ambiente in cui viviamo perché ritengo che abbiamo l’obbligo di prendercene cura e di proteggerlo».
La collezione rigorosamente genderless quindi adatta a tutti, è stata creata per un lifestyle urbano, pensata per persone sempre in movimento, su misura per Lapo ci viene da pensare. Capi adatti per passare dall’ufficio alle serate senza neanche accorgersi.
Come si suol dire, per un capito che si apre ce n’è un altro che si chiude. Elkann ha venduto qualche settimana fa Italia Independent: il brand di occhiali da lui fondato, avviando un percorso di risanamento e Lapo, come azionista di maggioranza della società, ha voluto fin da subito garantire a tutela di fornitori e dipendenti ingenti risorse finanziarie, un esempio più unico che raro in tali frangenti, per portarlo a compimento. In seguito all’omologa da parte del tribunale degli accordi con i creditori, si è concluso il processo aperto al mercato per l’individuazione dell’acquirente del marchio che lo stesso Lapo aveva fondato. Ad aggiudicarselo è stato Modo Group.
In balia dei cambiamenti abbiamo intervistato Lapo Elkann, una piacevole chiacchierata tra privato e progetti futuri.
L’intervista a Lapo
Cosa ti ha portato a voler create una tua collezione di vestiti?
«L’idea è partita da Joana mia moglie. Mentre eravamo a pranzo a Madrid, ha pensato a questo progetto per partire con una prima collaborazione, perché sicuramente ce ne saranno altre. Il materiale che usiamo è appunto di riciclo, deriva infatti dalle reti da pesca già utilizzate. Il nostro obiettivo era quello di produrre abiti sartoriali a dei prezzi competitivi, facendo attenzione al dettaglio, ma soprattutto all’ecologia».
Tua moglie Joana è una persona stupenda, si vede che è un animo forte, come ti ha conquistato o come l’hai conquistata?
«In primis con il rispetto reciproco, ma anche l’amore e la pazienza, questi sono i veri ingredienti. Ma come tutte le belle storie ci vuole tempo per conoscersi, un periodo di accettazione l’uno dell’altro. La relazione con Joana cresce ogni giorno e diviene sempre più bella».
Dove vi siete conosciuti?
«In Portogallo, a Lisbona».
Ad oggi vivete insieme in Portogallo?
«Sì io vivo lì, ma viaggio molto e sono spesso in Italia. Il Portogallo è una terra meravigliosa e per molti versi simile all’Italia, ha tante qualità in comune con il nostro Paese».
Ad esempio?
«È un Paese dove le condizioni climatiche sono fantastiche, dove le possibilità di lavorare sono estremamente buone e dove le persone creative trovano in Portogallo una terra che regala molte opportunità, perciò molto simile al nostro Paese».
Se è così simile all’Italia, allora perché hai scelto di trasferirsi?
«Io sono italiano, amo l’Italia, ma mia moglie avendo già due figli preferiva rimanere in Portogallo, ed io mi sono spostato volentieri in questo Paese. Ma il mio cuore rimane sempre e comunque italiano».
Mi dicevi che Joana ha due figli, che rapporto hai con loro?
«Fantastico, andiamo molto d’accordo. Sono grandi: uno ha 22 anni mentre l’altro 25».
Dopo il matrimonio ed il nuovo percorso imprenditoriale, qual è il prossimo sogno di Lapo?
«Chiunque crea ama sempre vedere la prossima creazione portata a termine, come Enzo Ferrari a chi gli chiedeva se fosse soddisfatto della Ferrari che aveva realizzato, rispondeva “mi piace la prossima che realizzerò”».
Allora non mi resta che chiederti: quale sarà la prossima creazione?
«Più che uno sguardo al futuro, posso dirti che sono molto contento dei capitoli chiusi, li ho chiusi bene. Ho cercato di porre la parola fine nel miglior modo possibile, rispettando gli altri e questo mi dà una serenità personale, che per me è importantissima. Concludere bene degli episodi della vita è importante per iniziarne degli altri. Se lo fai bene trovi lo slancio per andare avanti».
Possiamo quindi dire che in questo periodo va alla grande?
«Certo, nella vita privata le cose sono estremamente soddisfacenti, nell’ambito professionale lo sono altrettanto. Come dicevo la vita è fatta di cicli, ci sono delle cose molto buone ed altre meno buone, sono estremamente contento di come sono stati chiusi alcuni capitoli del passato di Lapo, per poi aprirne degli altri (anche migliori) all’insegna della creatività e della solidarietà».