Clarissa è già entrata in Parlamento». Parola di Laura Ravetto, deputata di Forza Italia ora al sesto mese di gravidanza, sposata col collega del Pd Dario Ginefra. A metà febbraio è prevista la nascita della loro prima figlia. Che, come ci dice appunto la Ravetto, è già stata a Palazzo Montecitorio, visto che l’ha portata lei nel pancione.
Onorevole Ravetto, chi ha scelto il nome di Clarissa?
«Io. Mi è piaciuto subito. Dario se n’è fatto una ragione. Mio padre, invece, ha già trovato un soprannome: “Clessidra”, quasi a indicare il conto alla rovescia in attesa della nascita».
Avete già deciso dove farla nascere?
«Non ancora. Lavorerò fi no all’ultimo Clarissa verrà con me ovunque. Anche in Parlamento».
Alla Camera c’è un posto dove poter allattare la bimba?
«Sì. C’è una stanza dedicata a tutte le mamme. Ma anche mio marito Dario mi darà una mano, chiederò di mettere
un fasciatoio nel bagno degli uomini. Sarà una mia battaglia, anche gli aeroporti e le stazioni hanno fasciatoi
in prossimità dei bagni maschili: in Parlamento, antichi, invece ancora credono che cambiare i bambini sia una
mansione solo femminile? Io lo trovo anche un privilegio, giusto condividerlo con i propri compagni. Qualcuno storcerà il naso, roba da donne. No, è roba da genitori partecipi e solidali, quindi anche da veri uomini ».
Le sue colleghe a Montecitorio la stanno “coccolando”?
«Sono tutte molto care, in questi casi non esistono colori politici. Mi sono è molto vicina Daniela Santanchè, vostro
editore, che mi ha suggerito di usare un passeggino alto per evitare di far respirare smog alla bimba. Vicina è
pure Maria Stella Gelmini, che mi sta dando tantissimi consigli».

 

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