Leo Gullotta dopo le nozze: “Quando ci sono i diritti, è giusto approfittarne”

Pochi i particolari delle nozze che Leo Gullotta si è sentito di condividere con il pubblico. Le parole di maggiore impatto, l’attore ha preferito riservarle sulla conquista dei diritti LGBT, per i quali lui stesso si è da sempre schierato in prima linea.

“I diritti sono conquistati e quindi, quando arrivano, bisogna approfittarne. Grazie al lavoro di molte persone, oggi è possibile vivere legalmente in questo Paese, che finalmente ha riconosciuto come normali queste unioni”. E ancora: “Adesso si può finalmente chiamare normalità”, conclude alludendo alle innumerevoli battaglie della comunità omosessuale per legittimare culturalmente l’amore a tinte arcobaleno.

A denunciare la discriminazione verso la comunità, nel 2012 ci aveva pensato lo stesso Gullotta. L’attore ammise di essersi visto sfuggire il ruolo televisivo di Don Pino Puglisi, parroco morto per mafia, per l’ostilità di un dirigente di rete verso il suo orientamento sessuale. Un orientamento che Gullotta non ha mai nascosto, tornando a parlare a più riprese. Nel 2019, ai microfoni di Radio 2, dichiarava:

“Un giornalista mi chiese se ero omosessuale e io ho risposto ‘sì, perché? Mi dica’. Tutto qui. Non c’è niente di malato. Quando leggo di genitori che disconoscono i figli, penso che questa sia pura ignoranza. Magari si hanno come vicini di casa dei mafiosi, dei delinquenti, dei truffatori, di loro non ci si vergogna”.

Dell’uomo che Leo Gullotta ha sposato e che soprattutto gli è accanto da trent’anni a questa parte, non si sa nulla.

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