Lino Banfi: Le mie orecchiette sono buone da leccarsi i baffi!
Lino Banfi, amatissimo dal pubblico di ogni età, apre a Roma (quartiere Prati) un’orecchietteria pugliese. Si tratta di un ristorante…
Lino Banfi, amatissimo dal pubblico di ogni età, apre a Roma (quartiere Prati) un’orecchietteria pugliese. Si tratta di un ristorante con menù unici (e forse rari) perché i prodotti sono stati scelti proprio dal grande comico di Andria.
“Qui si respira l’aria della Puglia, sono andato io personalmente a scegliere i prodotti. Ci sono le orecchiette alla “Porca puttena” e tante altre bontà Banfi”. Parola di Lino.
E’ stata un’idea che è nata a tavola, in famiglia. Ce lo ha raccontato Rosanna Banfi, che potremo presto rivedere nella nuova serie di Un medico in famiglia. “Le orecchiette, i pomodori, l’olio, mozzarelle e tanta altra roba potrete trovarla qui gustando un buon piatto pugliese magari incontrando papà, che spesso verrà a trovarci», ha detto Rosanna Banfi. Ma, attenzione, Nonno Libero non si metterà dietro ai fornelli. «Ci sarà mia figlia sarà in cucina insieme ad altre persone. Papà sarà presente perché il progetto ruota attorno a lui. E’ un segno che papà vuole lasciare. Vuole mettere il marchio “doc Banfi” su alcuni prodotti che ha scelto personalmente e che, l’anno prossimo, saranno venduti anche nei supermercati». Lino Banfi, ad ottant’anni appena compiuti, ha mostrato ancora una volta una vitalità che fa davvero invidia a molti.
A proposito: tornerà Un medico in famiglia? Sembra proprio di sì.
Rosanna Banfi si racconta a Visto: «Con papà ho vinto il cancro».
Da diciotto anni tutti la conoscono con il nome di Tea, l’infermiera di Un medico in famiglia del famoso poliambulatorio romano. Ma Rosanna Banfi è stata anche la figlia del vigile Urbano Tommasi, interpretato da suo padre Lino, nella prima e indimenticabile fiction televisiva italiana alla fine degli anni Ottanta intitolata Il vigile urbano. «Era preoccupatissimo la prima volta che abbiamo recitato insieme», ha raccontato l’attrice a Visto. «Poi si è tranquillizzato». Rosanna ha recitato in tv molto spesso insieme a suo padre, senza mai volergli pestare i piedi e imparando da lui i trucchi del mestiere. Non ha mai pensato, nemmeno per un istante, di ottenere il suo successo.
Da vigilessa a infermiera. Sono passati 27 anni.
«Il vigile urbana è stata la mia prima grande opportunità in televisione. Ma è stata anche la prima serie che ha inaugurato in Italia l’arrivo delle fiction. C’erano solo, all’epoca L’ispettore Derrik, La signora in giallo. Poi siamo arrivati noi».
E’ stata la prima volta che ha recitato con suo padre?
«In assoluto la prima volta che ho recitato con lui è stato in Grandi Magazzini. Inutile negarlo che mi ha portato lui sul set. Esperienza bella perché con tantissimi attori famosi come Placido e altri. Fu la prima volta che padre e figlia sono apparsi in tv. E subito dopo arrivo la serie sul vigile».
Ed essere figli di un grande attore non è sempre facile…
«Ti rimane sempre addosso quando hai un padre o una madre che è un’icona. Per salvarti devi cercare di crearti una nicchia. Ed è quello che ho fatto. Non ho mai pensato di arrivare alla celebrità di mio padre».
Le ha mai dato fastidio essere paragonata ad una donna più fortunata perché figlia di Lino Banfi?
«Da giovane mi faceva irritare questa cosa. Infatti dicevo spesso: “Vi dimostrerò, v farò vedere io…”. Poi col tempo le cose cambiano. Mi va bene così. Perché ho un padre amatissimo e la mia carriera più piccola della sua mi basta».
Com’è suo padre sul set quando c’è lei?
«All’inizio era in ansia. Aveva il terrore che sbagliassi. Mi dava suggerimenti. Ora siamo complici sul set».
Tantissimi anni di Un medico in famiglia che le ha dato molta popolarità.
«Gli anni sono passati. E’ cambiata la famiglia: si è allargata, alcuni sono andati via. Altri sono rimasti. Quando ho iniziato ero incinta di mio figlio. Che ora è all’università.