Luciana Turina: l’ape operaia dello spettacolo italiano che chiede di lavorare
Troviamo una collocazione professionale a Luciana Turina, la caratterista mantovana in difficoltà economiche che chiede solo di riavere il suo lavoro
Luciana Turina è un’attrice e una cantante che ha sempre regalato ironia e buon umore, ma la sua esistenza negli ultimi anni non è affatto rosea. Dietro a un sorriso forzato per esigenze di scena, non si nasconde di certo una donna dalla vita facile. Si celano grandi delusioni professionali, occasioni musicali e cinematografiche mancate, e serie difficoltà economiche. L’artista percepisce una pensione di circa 550 euro mensili.
In passato Luciana non ha nascosto di aver sofferto di una forte depressione, e di aver tentato di farla finita. La gente la ricorda per aver vinto nel 1965 il Festival di Castrocaro, e per aver partecipato l’anno seguente al Festival di Sanremo, per i suoi ruoli come caratterista in alcuni film, lungometraggi e programmi Rai come Settimo Anno con Lando Buzzanca o Patatrac di Gianni Boncompagni con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.
L’ultimo lavoro importante risale a parecchi anni fa, quando nel 2008 ha affiancato il trio Aldo Giovanni e Giacomo nel film Il cosmo sul comó, ricoprendo il ruolo della suocera di Aldo nel primo episodio.
Una carriera sgretolata
Una carriera che però è andata man mano a sgretolarsi. La settantaquattrenne, mantovana di nascita ma palermitana d’adozione, si sente dimenticata, amareggiata, delusa ed emarginata dal mondo dello spettacolo, a cui ha dato anima e cuore. E pensare che ha da poco tagliato il traguardo dei 55 anni di carriera…
L’unica nota positiva della sua vita ha un nome: Emerico, suo compagno da ventitré anni che sogna di sposare presto, appena la pandemia lo permetterà.
La Turina non chiede elemosina o carità cristiana, chiede solo il sacrosanto diritto di svolgere il proprio lavoro.
Lucianona – come la chiamano simpaticamente i suoi fan – non è mai stata un’ape regina dello showbiz, ma un’ape operaia che si è sempre rimboccata le maniche accettando anche ruoli minori, nonostante il conclamato talento.
Appello ai lavoratori dello spettacolo
Oggi come ieri sarebbe disponibile anche a partecipare come concorrente a un reality show, a recitare in una fiction, a incidere un nuovo brano musicale, a prendere parte a una commedia teatrale o a un film per il cinema, in modo da poter mettere dei soldi da parte e passare una vecchiaia serena.
L’appello che personalmente mi sento di fare a tutti gli addetti ai lavori è il seguente: mettetevi una mano sulla coscienza e trovate una collocazione professionale a Luciana. Fatela lavorare!
In Italia siamo sempre bravi a santificare e a piangere gli artisti solo dopo la loro morte. Perché non aiutarli quando sono ancora in vita?
Ridiamo dignità a Luciana Turina prima che sia troppo tardi. Non continuiamo a farle passare gli anni della terza età come li ha tristemente passati la sua collega Isabella Biagini.
a cura di Mattia Pagliarulo