Interviene la produzione di Amici 21

Mentre attendiamo di capire cosa accadrà tra Luigi Strangis e Carola Puddu, nelle ultime ore sui social è scoppiata una polemica. Dopo la puntata andata in onda lunedì pomeriggio infatti qualcuno ha avuto da ridire sul taglio effettuato alla canzone Malafemmena, usato nel passo a due di Mattia e Francesca. Alcuni utenti hanno così accusato la produzione di Amici 21 di aver tagliato il pezzo del brano in cui c’è proprio la parola “malafemmena“. Gli autori sono così stati costretti a intervenire, e con un lungo comunicato hanno affermato:

“In questi giorni circola un’assurda polemica tra web e carta stampata, sull’eventualità che ad Amici si sia sentita l’esigenza di censurare la canzone di Totò, Malafemmena. Una canzone che ad Amici è stata eseguita mille volte nel corso degli anni, con o senza la strofa contenente la parola malafemmena. Nella circostanza a cui si riferisce la polemica, il brano è stato tagliato a circa un minuto o poco più, come è d’abitudine per l’esecuzione delle coreografie. E di fatto, sia per stare nel tempo richiesto che per mantenere integra la melodia che tutti conosciamo, sono venute via due strofe centrali, oltre che la fine del brano”.

E ancora nel comunicato rilasciato dalla produzione di Amici 21 si legge:

“Solo i malpensanti possono credere che si sia deciso di tagliare la parola malafemmena che però, nel frattempo, viene annunciata proprio introducendo la coreografia… “Francesca esegue una coreografia sulle note di Malafemmena”. Quindi secondo i critici, tagliamo la parola ma la utilizziamo per introdurre il brano. Saremmo quindi censori e cretini… Nulla di grave, però rimane una questione aperta. Se il curatore del progetto Totò Poetry Culture, Gianni Valentino (che ha dato il la alla polemica), può incappare in un sonoro errore, come è possibile che esimi giornalisti si prendano la briga di scrivere paginate sull’argomento senza nemmeno controllare l’accaduto? Come diceva Totò, ‘la vita è fatta di cose reali e di cose supposte. Se le reali le mettiamo da una parte, le supposte dove le mettiamo?'”.

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