In un’intervista al quotidiano La Reubblica, Luisa Ranieri ha paralto di vari argomenti, in particolare sull’attualità. Nel definire l’Italia un Paese ancora molto maschilista, l’attrice ha fatto l’esempio dei Ferragnez. A tal proposito ha fatto notare come, nell’aver sbagliato entrambi, a lui è stato perdonato molto di più. Ecco le sue parole.

Il commento di Luisa Ranieri su Chiara Ferragni e Fedez riguardo il maschilismo italiano

Di recente Luisa Ranieri ha rilasciato una lunga intervista a La Repubblica. Nelle pagine del quotidiano ha parlato anche di attualità e dell’argomento legato al maschilismo. Infatti per l’attrice l’Italia è un Paese ancora molto maschilista. E per spiegare quello che pensa ha fatto un esempio estremamente attuale: i Ferragnez.

Ha infatti detto: “Prenda Fedez e Ferragni. Lei ha sbagliato, senza dubbio, ma con tutto quello che succede in giro non si può trattarla come fosse un’assassina. A lui è stato perdonato molto di più”.

Perlando della discriminazione delle donne nel cinema, Luisa Ranieri ha risposto: “C’è tanto da fare ma non mi piace la narrazione del vittimismo. Penso che ognuna di noi possa fare qualcosa nel suo piccolo. E tutte insieme molto di più. Si può fare un percorso fatto di no anche senza proclami. Il problema del vittimismo è che dopo un po’ diventa un rumore di fondo. Non ti sentono più, sei meno efficace. Bisogna fare più che dire”.

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L’attrice ha concluso parlando di sé e dei complimenti che le vengono fatti in cui viene messa davanti la bellezza alla bravuta. Ha detto infatti: “Non mi interessa essere bella. Non perché voglia fare la finta modesta, so di essere bella, ma non ne ho alcun merito. Nella vita ho sempre voluto che mi dicessero ‘brava’. Quando era ragazzina mia madre non mi ha mai detto quant’ si’ bell’. Mi ha sempre detto: costruisci la tua indipendenza economica perché lì sta la libertà. Ed è così. Tu puoi essere sposata a un uomo ricchissimo, avere gli agi più grandi, ma se non sei autonoma resti sotto schiaffo. Guardi Melania Trump, l’immagine della tristezza. Mi fa tenerezza, la libertà non si può comprare”.