Lutto nella moda: morto Antonio D’Amico, per anni compagno di Gianni Versace
È morto Antonio D’Amico, per anni compagno di Gianni Versace. Malato da tempo, aveva da poco recuperato i rapporti con la famiglia dell’ex
Si è spento stanotte Antonio D’Amico, conosciuto per essere stato il compagno di Gianni Versace. D’Amico si era recentemente scoperto malato, e alla fine la malattia ha avuto il sopravvento sulla sua inestinguibile voglia di vivere.
Poco tempo fa il nostro direttore Roberto Alessi, che qui sotto lascia il suo messaggio di cordoglio al nuovo compagno e alla famiglia di D’Amico, lo aveva incontrato per una chiacchierata nella quale Antonio aveva rievocato l’amore per Gianni Versace. “Una parte di me è morta con lui”, ci aveva detto. Ora i due si sono sicuramente ricongiunti.
Morte Antonio D’Amico: il ricordo di Roberto Alessi
Antonio D’Amico è morto. Per quindici anni fu il compagno di vita di Gianni Versace. Lo conoscevo molto bene, perché altrettanto bene conoscevo Gianni. Di quest’ultimo ho scritto anche una biografia (Versace. Eleganza di vita, Rusconi 1990) rifacendomi ai miei colloqui con il grande stilista.
Recentemente avevo chiamato D’Amico per chiedergli una foto (ricorreva l’anniversario della morte di Gianni). Ho capito subito che qualcosa non andava, e con grande generosità Antonio mi ha raccontato di aver avuto un tumore alla gola, che era stato operato e si stava riprendendo. La sua voce però ne era uscita inevitabilmente provata.
Ricordo alla perfezione le prime volte che lo vedevo con Gianni. All’inizio Antonio lavorava come rappresentante, sempre nel giro della moda. Fu nelle occasioni in cui si trovò di fronte a Gianni che se ne innamorò. D’altronde era bellissimo, come avrebbe potuto essere diversamente?
Antonio aveva il fascino di un attore o di un modello d’altri tempi. Tant’è vero che nei libri che raccontavano la vita e le attività di Gianni Versace la sua immagine non mancava mai. Sullo sfondo, ma c’era sempre.
Mi duole il cuore alla notizia della sua morte, e la sofferenza si aggrava ricordando delle fortissime incomprensioni che alla tragica scomparsa di Gianni Antonio ebbe con il clan Versace.
Antonio D’Amico e i rapporti con i Versace
Per lui, Gianni aveva previsto una rendita piuttosto cospicua. All’epoca si parlava di 50 milioni di vecchie lire al mese. A questi si sommava l’opportunità di usufruire delle nove case che Gianni aveva sparse per il mondo.
A causa degli attriti, credo che alla fine D’Amico abbia optato per una sorta di liquidazione, ma non conosco i dettagli.
Inizialmente Antonio mantenne rapporti con Santo, il maggiore dei fratelli Versace, poi i due si allontanarono. Così non poté che farmi un piacere immenso, circa un anno fa, quando dopo la mia intervista a D’Amico per i venticinque anni dalla morte di Gianni Santo mi telefonò per chiedermi il numero di Antonio.
Voleva parlargli, e so che si sono sentiti. Per una volta è stato appagante sapere che qualcosa di buono, con il mio lavoro di direttore di Novella 2000, sono riuscito a farlo… E oggi Santo è profondamente addolorato dell’improvvisa scomparsa di Antonio, il quale in fondo non ha mai smesso di far parte della famiglia Versace.
Addio, Antonio. Ora sei con Gianni, tornerete di nuovo a volervi bene.
Le mie ultime parole sono tuttavia per l’attuale compagno di Antonio, un signore che non ha nulla a che vedere con la moda o lo spettacolo ma che lavora nell’organizzazione di viaggi a Bergamo. A lui va forse l’abbraccio e il grazie più grande di tutti, per ave ridato ad Antonio una nuova vita dopo la perdita del suo Gianni.
a cura di Roberto Alessi