Maddalena Svevi rivela perché scelse Emanuel al posto di Raimondo
Ospite a Dimmi Di Te, Maddalena Svevi rivela perché scelse Emanuel al posto di Raimondo come insegnante ad Amici 22
Parla Maddalena Svevi
Una delle protagoniste di Amici 22 è stata senza dubbio Maddalena Svevi. La ballerina come sappiamo è stata eliminata in semifinale, ottenendo però un successo incredibile. In queste settimane così l’ex allieva della scuola ha iniziato a concentrarsi a pieno sulla sua carriera, e di certo nei mesi a venire saranno numerose le novità ad attenderla. Nelle ultime ore intanto Maddalena è stata ospite del format Dimmi Di Te di Lorella Cuccarini. Nel corso della chiacchierata, la Svevi ha parlato della sua esperienza ad Amici, facendo anche una confessione inedita. La ballerina infatti ha rivelato perché scelse Emanuel Lo come suo insegnante al posto di Raimondo Todaro, che già conosceva da tempo. Queste le sue dichiarazioni in merito:
“Emanuel è stato fondamentale. Sono entrata che ero stata scelta sia da Emanuel che da Raimondo. Todaro già lo avevo conosciuto in passato, quindi avrei avuto la via più semplice. Con Emanuel però mi sono legata subito. Mi ha dato un’energia positiva e ho detto: ‘sai che c’è? Mi butto’. Lo rifarei altre trecentomila volte. Mi ha aiutato tanto. Io non sono una persona semplice. Lui c’è sempre stato. È stato davvero unico”.
Ma non è tutto. Chi ha seguito Amici 22 sa bene che il percorso di Maddalena Svevi è stato segnato da numerose critiche, giunte in particolare dalla maestra Celentano. La ballerina così, parlando di come ha affrontato i commenti negativi ha dichiarato:
“Dipende da critica a critica. Una critica costruttiva è sempre bene, in tutto. Quindi quello sicuramente mi ha fatto migliorare e mi hanno dato la forza. Ogni tanto alcune critiche un po’ più pesanti, dove non vedevo…non il senso, perché il senso c’era…nulla che mi potesse far dire ok lo faccio, spingo, hanno avuto in realtà forse un senso di fastidio. Ma non le cambierei, non tornerei indietro. Perché alla fine sono arrivata qui”.