Oggi pomeriggio a Verissimo Manuel Bortuzzo nel corso dell’intervista con Silvia Toffanin ha svelato la sua verità sul caso di stalking di cui è accusata l’ex Lulù Selassié, la quale si è ampiamente difesa e smentito. 

Manuel Bortuzzo attacca Lulù a Verissimo

Nel pomeriggio di oggi Verissimo, Manuel Bortuzzo è stato uno degli ospiti in studio di Silvia Toffanin. Il nuotatore nel corso dell’intervista rilasciata in trasmissione ha svelato la sua verità dopo la condanna (con pena sospesa) all’ex Lulù Selassié a 1 anno e 8 mesi per stalking. 

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Così Manuel Bortuzzo per la prima volta dopo le parole rilasciate da Lulù Selassié a Gabriele Parpiglia e in seguito a La Vita in Diretta, ha deciso di dare la sua versione dei fatti.

Quando vedi lo schifo davanti, non puoi fare altro che farti scivolare tutto addosso e non pensarci più. Vedo la follia, sembra quasi che vogliono far passare che un processo sia stato sentenziato sul nulla, sulle basi di niente. Rendere una questione giudiziaria una questione di gossip non è giusto. Sono qui a parlare perché stando in silenzio sembra che io acconsenta a ciò che viene detto. Ora spero di andare avanti e che la giustizia parli da sola”, ha esordito Manuel Bortuzzo.

In seguito il nuotatore ha puntualizzato: “La frequentazione sana è durata fino al 25 aprile dopo il GF Vip. Io l’ho lasciata e lei non lo ha accettato. Io sono andato avanti con la mia vita e ho avuto a che fare con una ragazza che ha fatto cose molto invadenti per la mia vita. Ogni giorno faceva tante piccole cose, che poi si sono trasformate in appostamenti sotto casa, posti dove ero. Chiamava chiunque, tutti i miei amici”.

“Questa gente ti porta nella sua malattia, finisci anche per credere alle loro cose. Io infatti ero tornato a scriverle”, ha detto Manuel Bortuzzo. A Silvia Toffanin ha poi confidato: “C’era un gioco psicologico. Lei trovava i modi per farmi fare delle cose. Lei diceva anche che si sarebbe fatta del male, che si sarebbe tolta la vita. Io pensavo ‘se la follia l’ha portata a fare certe cose, potrebbe fare anche questo’“.

Bortuzzo parla di Lulù

Nel suo lungo racconto Manuel Bortuzzo ha spiegato che Lulù si sarebbe presentata anche in posti in cui non avrebbe dovuto come ai campionati di nuoto:

A Manchester mi ha lasciato un bigliettino sotto alla porta, io ho fatto finta di nulla, così è venuta lei a bussare. Poi passa l’estate, io stavo con un’altra ragazza, poi a novembre c’è stato un nostro riavvicinamento e in quei giorni mi ha dimostrato di essere una persona cambiata, quella che sognavo di avere al mio fianco. 

Loro dicono di avere le chat, ma io non l’ho negato di essermi riavvicinato per un periodo. Poi è tornata ad essere quella di sempre, gelosa, possessiva, mi metteva l’ansia, opprimente, mi riempiva di chiamate. E a quel punto ho capito che il cambiamento era una copertura per farmi tornare”.

Infine Manuel Bortuzzo ha aggiunto degli altri dettagli alla sua versione dei fatti:

“Mi ha anche detto ‘smettila di dire cavolate o ti uccid0’. Lo diceva quando io le spiegavo che l’avevo lasciata di mia spontanea volontà e non sotto consiglio di mio padre o dei miei amici. Lei sosteneva che ero stato spinto a mollarla. Poi c’è stato un episodio a Madera agli europei di nuoto. Sempre il bigliettino sotto la porta dell’hotel, io non vado, lei viene, bussa, mi insulta, urla e dice che l’ho fatta passare per pazza.

Lì lei mi ha alzato le mani, non l’avevo mai vista così. Non si tocca nessuno, lasciamo perdere il fatto che io ho difficoltà a difendermi. Io sono rimasto fermo, l’ho solo presa per il polso per fermarmi. Le ho solo detto ‘ci vediamo in tribunale’. Mai più vista se non in tribunale come le avevo promesso, ha chiuso Manuel Bortuzzo che ha spiegato come dopo l’accaduto abbia fatto fatica a fidarsi e gettarsi in un’altra relazione.