Il discorso dell’ex gieffino

In una delle precedenti dirette Marco Bellavia è ritornato al GF Vip per parlare ai vipponi e facendo un lunghissimo discorso:

Non è facile parlarvi ragazzi perché dal momento in cui io sono uscito da questa casa, mi sono portato con me il dolore di 22 persone insieme a me. Io avrei voluto 22 persone che mi aiutassero a risolvere un problemino. Ma un problema momentaneo, perché io non ho avuto un grosso problema. Ho avuto un problema in mezzo a un gruppo che non si è dato per niente da fare per riuscire a risolvere magari anche solamente un disagio momentaneo, temporaneo. Invece sono uscito da solo, perché voi purtroppo, anche se al momento non me n’ero accorto, quando sono tornato a casa ho visto che me ne avete detto di tutti i colori. Salvo alcune persone, perché ci sono state 2 o 3 persone su 22…che sono un po’ pochine. Sono il 10%. E questa è una cosa che mi ha fatto molto male.

Marco Bellavia ha quindi concluso come segue:

Io, sono passati 20 giorni, mi sono ripreso molto bene, mi sembra di essere abbastanza lucido. Però la cosa che mi fa rabbia è che io sono fuori! Sono fuori da questo gioco che ho sognato da 22 anni, da quando è iniziato il Grande Fratello. Dopo 22 anni ce l’ho fatta e voi ci avete messo 22 giorni a buttarmi fuori. Perché la colpa è anche un po’ vostra. Non che dia la colpa a voi, la colpa è tutta mia, mi prendo le mie totali responsabilità. Perché ho avuto dei problemi miei, mi sono un pochettino blindato nella mia mente e i miei discorsi interiori. Potrei nominarvi uno per uno e ripetervi le stesse parole che ho sentito dire in televisione più di una volta.

Ci ritroviamo stasera che voi siete tutti belli in piedi e ancora in gioco, in gara anche per vincere dei soli. E io sono fuori. Però io penso di aver vinto la mia personale gara del Grande Fratello uscendo di qua. Perché mi sono trovato fuori con tanta solidarietà da parte dei miei parenti, di mio figlio, di mia mamma, di mio fratello, di tutta la gente. E anche di Pamela. Mentre il vostro bene, che avreste poturo regalarmi o concedermi, tutt’ora non c’è stato

Indietro