Marina Mincuzzi: una vita per l’arte
Marina Mincuzzi spazia attraverso diversi ed eclettici campi d’interesse, dall’arte visiva, alla moda, il videomaking e il design
Focalizzare l’attenzione sulla figura artistica di Marina Mincuzzi vuol dire immergersi in un universo creativo che spazia attraverso i campi dell’arte visiva, della moda, del design. Un eclettismo che costituisce la peculiarità più evidente e lodevole del Maestro.
Il suo estro innato viene corroborato dagli anni di formazione in decorazione pittorica prima e in alta moda poi. Sono corsi che la rendono in grado di progettare e creare tessuti, abiti.
Grazie alle sue capacità, in veste di stilista, contribuisce alla creazione delle più importanti collezioni del Made in Italy negli anni Novanta.
Successivamente approfondisce la fotografia digitale e il videomaking, sia come appendice del settore fashion che come forma di espressione autonoma, con esempi di street photography, scatti di architettura, ritratti, etc.
In questo campo si dimostra capace di spontaneità e di studio sapiente della composizione.
Tra il dinamismo delle scene quotidiane e l’elegante staticità di edifici immortalati in giro per il mondo si disvelano le doti di un’artista che apre un varco nella rete della convenzionalità, sempre pronta a meravigliarsi e a meravigliare.
Alla rapidità di un click istantaneo fanno da contraltare le lunghe sessioni alla base dei manufatti pregevoli cui si dedica con passione.
I tempi dilatati e la magistrale manualità la rendono a buon titolo erede di una tradizione dove l’arte convive con l’alto artigianato senza che l’una prevarichi l’altra, sulla scia di fulgidi esempi.
Se autori come Depero e Boetti si concentrarono sull’arazzo, risultando capaci di particolarissime reinterpretazioni sul tema, fiore all’occhiello del repertorio della Mincuzzi sono gli Art Texture Mosaics. Realizzazioni che, a partire dalla tecnica del mosaico, raggiungono livelli di magnificenza e sfolgorio unici nel loro genere.
Tessere e gemme si susseguono copiose in una mirabile teoria, sorprendono l’osservatore per via della loro interazione con la luce, regalando splendore a quanti sappiano intravedere in siffatta bellezza la via d’accesso a una dimensione metafisica.
Prova della conclamazione del suo talento sono i numerosi inviti a esposizioni di rilievo: Roma, Venezia, Milano, Firenze, Berlino, Vienna, Barcellona, New York.
Recente è il suo inserimento nel progetto Congiunti, una mostra con catalogo a cura di Giunti Editore e la selezione per l’Atlante dell’Arte Contemporanea, annuario che dall’edizione 2024 vanterà il patrocinio del Metropolitan Museum of Art di New York.
a cura di Ariadne Caccavale