Matteo Cupellaro: il signore dei draghi
Incontro con lo scrittore in occasione della presentazione del suo primo romanzo dal titolo Abigelil drago ei signori oscuri
Matteo Cupellaro, giovane scrittore di Frascati che con il suo primo romanzo Abigel il drago e i Signori Oscuri sta riscuotendo grandi successi, ultimamente ha presentato il libro a Napoli, presso la Liberia Raffaello al Vomero, grazie all’organizzazione della B&G Art Event Communication.
Il prossimo appuntamento, sempre al Vomero, è per il 31 maggio, poi ne è previsto uno a giugno.
Il primo romanzo di Matteo Cupellaro
Matteo, raccontaci come nasce questo romanzo?
“Nasce da un videogioco chiamato Spyro, cui giocavo sempre da bambino, e dall’ispirazione di pietre miliari come Harry Potter e Il signore degli anelli”.
A proposito di arte, tu scrivi per il teatro e per il cinema. Come nasce la tua carriera artistica, e quando?
“È cominciata quasi per caso, avevo 25 anni. Un amico mi convinse a iscrivermi a un corso di teatro amatoriale e da lì è partito tutto. Ho interpretato ruoli drammatici o romantici come Romeo di Giulietta o Riccardo III, e comici come Aspettando Godot”.
Quindi il romanzo possiamo dire abbia girato l’Italia, e anche all’estero…
“Sì, il libro è stato tradotto in molte fiere all’estero e letto anche fuori dal nostro Paese, come in Svizzera o in Germania”.
Ci sarà un seguito?
“A settembre uscirà il secondo volume della saga”.
Tra libri e corti
Oltre ad Abigel ti stai occupando anche di altri progetti come Detective Pearce, giusto?
“Si tratta di un giallo, che diverrà presto un romanzo. La storia di un detective che indaga su una banda di misteriosi criminali chiamati Fantasmi. Nel 2014 ha vinto il premio Schegge d’autore per migliori cortometraggi italiani, con la regia di Luciano Bottaro”.
In uscita quest’anno un cortometraggio dal titolo Non aspettare.
“La mia prima esperienza ‘vera’ nel campo cinematografico, dopo Pearce. Si tratta di un cortometraggio scritto e diretto da Daniel Bondì, che ringrazio infinitamente per avermi coinvolto, e prodotto insieme a me e Jade Pirovano. Tratta il delicato tema della violenza sulle donne, da un amore travagliato che attraversa diverse fasi. Non potevo scegliere progetto migliore da cui partire”.
Oggi si ha la grande opportunità di sfruttare il mondo social. Che rapporto hai con la vetrina online?
“Sono molto attivo, mi piace comunicare con chi mi segue e mi concede fiducia”.
Ti ritieni prima un lettore e poi scrittore?
“Assolutamente sì, adoro leggere e spaziare (horror a parte)”.
Quali sono i tuoi scrittori preferiti?
“Mi piace molto Agatha Christie, per il suo stile sempre misterioso. E poi Tolkien, John Grisham, Ken Follett. Di recente ho anche letto un bellissimo libro, La Settima stanza di Miriam Candurro, attrice partenopea che seguo da anni nella soap Un Posto al Sole”.
Un modello d’ispirazione
Qualcuno da cui invece trai ispirazione?
“Prendo molto spunto da Miriam Candurro. Ho avuto il piacere di frequentare un corso di recitazione con lei a Napoli, alla Nartè Academy. Mi ha insegnato molto, soprattutto a livello umano, nel saper tenere i piedi per terra. E poi adoro i suoi libri, il suo modo di scrivere. Nonostante il successo è rimasta sempre la stessa, con dei valori veri. Ne approfitto per augurare ogni bene a lei e alla sua splendida famiglia”.
Altre figure determinanti per te?
“Ovviamente i miei genitori, che mi hanno sempre aiutato e lasciato libero di fare le mie scelte, anche se molto spesso azzardate o sbagliate. A loro è dedicato il romanzo”.
Tornando al romanzo, hai girato l’Italia per fare firmacopie e presentazioni…
“Incontrare chi ti segue dal vivo è stupendo ed emozionante. Il libro è per ogni età, in primis per i più giovani”.
A proposito di Miriam Candurro, quest’anno il 12 Giugno al Gold Tower Hotel di Napoli riceverai il Premio Malafemmena nel campo editoria, prestigioso riconoscimento da lei vinto lo scorso anno… Puoi anticipare qualcosa?
“Al momento è ancora tutto top secret, posso solo dire che Abigel continua a regalarmi grandissime soddisfazioni. Ci saranno nomi di grandi artisti, il tutto è organizzato dal comune di Napoli. Ringrazio la B&G Art Event Communication, società organizzatrice del premio, e te che sei l’ideatrice. Portate avanti questo premio, con tuo marito Giuseppe, da 19 anni, e quest’anno sarà patrocinato dal comune di Napoli, assessorato al turismo, con la premiazione e la presenza dell’assessore Teresa Armato. Una grande opportunità, un premio di prestigio… E soprattutto, nell’ambiente dicono che porta bene, e un po’ di fortuna non guasta mai”.
Nel futuro di Cupellaro
Per concludere: progetti futuri?
“A breve inizierò a girare altri due cortometraggi con i ragazzi della Startalenti, piattaforma di recitazione creata da Francesco Apolloni (che presto vedrete al cinema con Addio al Nubilato 2), e Daniel Bondì. Ho inoltre in lavorazione altri due romanzi”.
Prima di salutarci, che messaggio vuoi portare col romanzo?
“Una parola: speranza. Soprattutto per i giovani. Tornare a credere in valori come amore, amicizia, lealtà. Abigel è l’eroe che affronta il male oscuro ma ha anche bisogno dei suoi amici, come il panda Algentio o il padre Kaor. E può valere anche per gli adulti”.
a cura di Barbara Carere