Il famoso cantante, intervistato da La stampa, interviene parlando di un tema molto delicato: la fine della musica pop. Per Max Pezzali si tratta solo di una crisi d’identità. “Chi scrive canzoni deve poter osare. Gli artisti hanno paura. C’è troppa tattica e poca stategia”. Secondo Pezzali l’estate, dal punto di vista musicale, è cambiata.

“Una volta d’estate si vendevano i dischi – dice l’artista al quotidiano torinese. Sulla strada del mare ci si fermava in autogrill e si acquistava l’album o la compilation che avrebbe segnato la vacanza. C’era il Festivalbar, che non ho mai capito se desse il successo o ne fosse la rappresentazione, ma insomma, funzionava. Oggi l’estate non è più interessante per il mercato, gli album in Italia si fanno uscire in autunno, per la stagione natalizia, o in primavera, quando si è spento l’effetto Sanremo”.

Pezzali da oltre 20 anni colleziona successi. E’, da sempre. un appassionato di motociclette e di nuove tecnologie. Ma, a quanto pare, sembra legato ai sentimenti di un tempo: quando con l’arrivo dell’estate i successi musicali facevano da colonna sonora. Sempre secondo Pezzali, in questi anni non c’è una crisi di talenti. “Non credo che dipenda solo dagli artisti o da una loro mancanza di coraggio- conclude Max. L’artista pop può osare solo quando tutti intorno a lui ci credono, dai manager alla casa discografica. Oggi combattiamo contro una logica conservatrice dettata dalla paura. Anche in un ambito come questo, che non c’entra nulla con l’informatica, in Italia manca una mentalità da start-up”.

 

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