Michele Merlo poteva salvarsi?

L’esame per approfondire e capire nel dettaglio com’è morto Michele Merlo è durato ben 2 ore. Oltre ai medici specializzati era presente anche il consulente nominato dalla famiglia. Ecco quanto riportato da Il Corriere della Sera:

«Ad eseguire l’esame, durato oltre due ore, il medico legale Matteo Tudini di Bologna e l’ematologo Antonio Cuneo di Ferrara. Presente anche il consulente nominato dalla famiglia, la dottoressa Anna Aprile del Dipartimento di medicina legale di Padova. Non è escluso comunque che possa essere incaricato anche un ematologo da mamma Katia e papà Domenico che si sono affidati all’avvocato Marco Dal Ben e che fin da subito avevano chiesto di poter sapere».

Come dicevamo, infatti, i genitori di Michele Merlo hanno voluto capire fin da subito se questa tragedia potesse essere o meno evitata. Stando alle indiscrezioni, in base a quanto fornito dalla diagnosi e raccolto da Il Corriere della Sera, la leucemia che ha colpito Michele se fosse stata riconosciuta in tempo avrebbero potuto curarla.

I tempi e i modi in cui si sarebbe potuto intervenire per evitare la morte di Michele Merlo sarà la Procura di Bologna a capirlo. L’inchiesta è ancora aperta con l’ipotesi di omicidio colposo, al momento, a carico di ignoti. Attendiamo sviluppi.

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