L’ultimo messaggio di Michele Merlo

Prima dell’ultimo saluto a Michele Merlo tenutosi il giorno 18 giugno, i genitori Katia e Domenico hanno pubblicato sui social l’ultimo messaggio di loro figlio. Una toccante poesia che il papà e la mamma di Mike hanno chiesto a chiunque volesse di diffonderla sul web.

Con parole semplici e sentite, ecco il lungo e commovente pensiero di Michele Merlo pubblicato nei giorni scorsi:

“Abbiamo il cuore stanco di chi la vita l’ha rincorsa. Di chi ha detto un sacco di bugie, perché per dire la verità ci voleva forza. Siamo quelli del parchetto tra botte e sigarette, con gli occhi lucidi che si racconto qualche vecchia storia. Come una canzone triste mentre gli altri fan baldoria. Una vita di silenzi, di sogni potenti, di non sentirsi mai abbastanza, porta pazienza. Ma come glielo spieghi a quelli che la felicità non è niente per chi è sempre stato senza? Dai dimmi che sono tipo triste adesso. Ma io triste lo sono diventato, e vorrei chiudermi in una scatola, perché almeno al buio non lo vedo quanto è cattivo questo mondo malato. E quante volte ho detto “giuro sono cambiato” e non ero cambiato affatto, ero soltanto più impaurito”.

Si legge. Questa la seconda parte del messaggio di Michele Merlo:

“Paura di perdere pure l’ultima persona a me vicina, che va a fa***lo. se ne vanno tutti appena la vita va un po’ in salita. Ma funziona così, se ne va uno, se ne va un altro, e ti ritrovi solo, con i pugni delle mani e i sogni negli scaffali a dire “domani, domani, lo faccio domani, domani”. Io sto con quelli che ci credono davvero, che ogni giorno fanno a botte con le nuvole per un po’ di cielo sereno. E chiamaci stupidi e un giorno troveremo pure pace. E sarà più semplice di quello che crediamo. Basterà accettare il buio, e non volere per forza sempre luce. Ho paura dell’amore non del resto. Ma non mi lascio perdere, perché il mio sogno è questo. Anche se fa un sacco male, viviamo, ricordiamo, soffriamo, per sempre. Come rondini nel temporale”.

E come quelle rondini ora vola libero, Michele!

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