Morgan lancia una frecciata a Emma Marrone: ecco cosa ha detto
Che Morgan non le mandi a dire, non è una novità. Il cantante ha concluso bruscamente la sua esperienza ad…
Che Morgan non le mandi a dire, non è una novità. Il cantante ha concluso bruscamente la sua esperienza ad Amici di Maria De Filippi, dove ha rivestito il ruolo di coach per un breve periodo, sostituito poi da Emma Marrone. La vicenda ha sollevato un enorme polverone e pare proprio che il cantante abbia ancora qualche sassolino da togliersi dalle scarpe. Intervistato da Il Giorno, Morgan, al secolo Marco Castoldi, ha lanciato un po’ di frecciate a diversi artisti: il cantante ha sempre spiegato di avere la sua idea di musica, emersa anche dalle scelte fatte durante il talent di Canale 5, e anche per quanto riguarda il panorama musicale italiano non ha dubbi.
A proposito della musica di oggi ha detto: «Quella che va in radio è bella. E quella che va nei talent show è bella solo se ci sono io». «Da giudice – ha aggiunto – sono l’unico ad aver vinto sei talent su sette, parola del Guinness dei primati. E ad averlo fatto col mio intuito, con la mia preparazione e con la mia sincerità. Sa cosa diceva Moravia di Pasolini? “Pensa di dire la verità; e quando si pensa di dire la verità c’è qualcosa che ce la fa dire veramente”».
Riguardo ai suoi colleghi, ha affermato: «Per alcuni talento è solo un mezzo con cui raggiungere profitto e ricchezza. Per altri è la bellezza». E quindi ha chiamato in causa Eros Ramazzotti ed Emma Marrone: «Secondo lei Ramazzotti pensa a fare il disco o andare in classifica? Esistono dischi di Emma Marrone che non siano fatti con lo stesso obiettivo?».
Sempre in relazione ai talent, Morgan ha spiegato: «Oggi il talent show s’è un po’ mangiato tutto. I ragazzi nascono in cattività; vengono al mondo e pensano che il talent show sia sempre esistito e che la musica è quella cosa là, come il tg è le notizie e lo sport è lo sport. Ma quella non è la musica. Quello è business, soldi. Punto». E, riguardo all’esperienza ad Amici, si è detto «Amareggiato, direi. La parola giusta per descrivere la mia disavventura? Mobbing. Più che suonare Bach, parlare di Endrigo, cantare George Michael, cosa potevo fare?».