Omaggio a Bice Biagi, nel ricordo di Roberto Alessi
Bice Biagi, storica direttrice di Novella 2000, settimanale che suo padre Enzo aveva tramutato in un rotocalco di gossip, nel ricordo di Roberto Alessi
Bice Biagi, una donna che ho conosciuto professionalmente per molti anni, se n’è andata. Era giovane, aveva solo 75 anni.
Ho incontrato tante volte Bice Biagi, una donna di classe, una giornalista attenta, autorevole, che non aveva certo bisogno del cognome del padre Enzo Biagi per dimostrare di essere una professionista di spessore.
È stata direttore di Novella 2000, e quando ho preso io la direzione, dieci anni fa, chi mi ero ritrovato e aveva lavorato con lei aveva sempre una parola di apprezzamento, di stima.
Me la ricordo alla Rizzoli, quando ero ragazzino. Lei era già una giornalista di successo, io ero appena arrivato. Mi ricordo che aveva momentaneamente lasciato il lavoro per i figli.
“Ho imparato da mio padre che, a rendere ‘davvero libera’ una donna è soprattutto il lavoro”, diceva. “Su tale principio ho basato la mia attività di giornalista e quella personale”.
Quella mi sembrava una scelta strana, e lei stessa aveva capito di dover tornare. E un giorno l’ho trovata alla macchinetta del caffè, ed ero stupito che fosse così gentile con me, io che non ero (e lo sono ancora) nessuno.
Poi ho incontrato Bice Biace tante volte, nelle varie trasmissioni dove eravamo ospiti. Era rimasta quella signora che avevo incrociato vent’anni prima alla macchinetta del caffè: elegante, affabile, di una normalità elegante e colta.
A tutta la sua famiglia l’abbraccio di tutti noi di Novella 2000, Novella 2000.it, di Visto e di Novella Cucina e Beauty.
La squadra, come vedete, s’è allargata, ed è un onore per noi continuare su una testata che tanto le deve. Un abbraccio, Bice, tuo Roberto.