Quest’oggi, durante il suo programma Pomeriggio 5, Myrta Merlino ha duramente condannato i testi delle canzoni di Tony Effe.

Myrta Merlino condanna i testi di Tony Effe

Oggi, durante la sezione finale di Pomeriggio 5 dedicata solitamente a tematiche più leggere, Myrta Merlino ha affrontato nuovamente il tema della polemica legata a Tony Effe, uno dei rapper più discussi del panorama musicale italiano.

Com’è noto, l’artista avrebbe dovuto esibirsi al concerto di Capodanno al Circo Massimo. In un secondo momento, però, è stato escluso a causa dei suoi testi considerati sessisti.

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Tony Effe ha poi organizzato un proprio evento sempre a Roma e sempre la notte di San Silvestro, riscuotendo un successo incredibile. Il ricavato della vendita dei biglietti l’ha poi devoluto alla Croce Rossa per progetti a favore dei giovani.

Dopo aver sciorinato la serie di successi inanellati da Tony Effe, Myrta Merlino ha espresso senza mezzi termini la propria opinione sulle sue canzoni. “I suoi testi mi fanno orrore”, ha dichiarato la conduttrice.

Merlino ha voluto supportare la sua affermazione leggendo alcuni estratti di uno dei brani di Tony Effe, Mi Piace. “Robaccia spaventosa”, ha dichiarato Myrta, dopo aver interrotto la lettura.

A quel punto, la conduttrice ha passato la palla ai suoi ospiti, aprendo un confronto sulla libertà di espressione, la violenza di certi concetti espressi in questo caso da Tony Effe, e la necessità, o meno, di imporre limiti nel linguaggio artistico.

Come risulta evidente dalle sue parole, Myrta Merlino non ha nascosto il suo disappunto, affermando che alcune espressioni contenute nei testi del rapper sono altamente irrispettose. Allo stesso tempo, però, ha aggiunto che non è possibile pensare che la musica sia pedagogica.

Il dibattito si è poi sviluppato tra chi difendeva la libertà creativa di Tony Effe e chi sosteneva la necessità di una maggiore responsabilità nel diffondere certi messaggi.

Alcuni ospiti hanno sottolineato che il linguaggio dei rapper spesso rispecchia realtà crude e difficili. Ciò, tuttavia, non giustificherebbe l’utilizzo di termini o immagini che possono incitare comportamenti negativi.

Concludendo il segmento, Myrta Merlino ha ribadito la sua posizione critica, pur lasciando spazio al dialogo. La questione rimane aperta e continuerà sicuramente a far discutere sia in studio che tra il pubblico a casa.