Anna Mazzamauro è stata presente sin dal primo film dedicato a Fantozzi. Quando ha appreso della morte di Paolo Villaggio è tornata vestire i panni della signorina Silvani, storico personaggio di cui Fantozzi è sempre stato innamorato. Dopo l’intervista esclusiva a Milena Vukotic (clicca qui), è tornata a parlare anche la Mazzamauro.

«È morta anche la mia giovinezza. Fantozzi è stato l’unico uomo che mi abbia veramente amato». Firmato Anna Silvani. Migliaia e migliaia di visualizzazione sul profilo Facebook dell’attrice. Qualche tempo fa aveva detto dalle colonne de Il Messaggero: «Villaggio? Un genio, ma non siamo amici».

Ma com’è cominciato il suo cammino con Paolo Villaggio? Lei, artista amatissima anche a teatro, lo ha raccontato così, qualche anno fa, al Messaggero. «Casi del destino, verrebbe da dire. Legati a Fellini. Agli esordi lavoro anche come doppiatrice e mi ritrovo al cospetto di Federico, il quale pretende da me una voce da anziana per un suo personaggio di Roma. Gli dico: “Non so se ci riesco”; e lui risponde, “ci riesci ci riesci”. E le prove si affastellano accompagnate da un suo “signorina Mezzamauro non mi va bene così, rifaccia”. Mi chiama Mezzamauro, e vabbè. Non se ne esce. All’ennesimo tentativo lo guardo negli occhi e gli appioppo un: “Senta Felloni – proprio Felloni – io mollo!”. E me ne sono andata. Eh che caspita! L’episodietto, però, ha la capacità di dilatarsi nel tempo. E quando Salce nel 1975 cerca ’sta benedetta Silvani, l’aiuto regista di Fellini suggerisce a Luciano il mio nome. E così comincia l’avventura».

«C’era, quell’anno, da radunare tutti i cessi possibili per fare Fantozzi. All’epoca, io di cose a teatro ne avevo fatte. Così, mi chiamarono. Quando mi presentai al provino, il regista mi disse: “Ma dai, ti ricordavo più brutta. Tanto che ti avevo chiamata per fare la moglie di Fantozzi”», ha svelato la Mazzamauro a Liberoquotidiano.

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