«On – air»: parte la prima diretta. Accadde oggi, 40 anni fa le prime radio libere
Le radio private o meglio radio libere compiono 40 anni. Siamo negli anni Settanta. Quando tutto inizia. Precisamente da quel…
Le radio private o meglio radio libere compiono 40 anni. Siamo negli anni Settanta. Quando tutto inizia. Precisamente da quel 28 luglio 1976, quando una storica sentenza della Corte costituzionale segna una nuova era. E’ questa la data più importante a per l’emittenza radiofonica italiana, legittimata alla trasmissione dei programmi a diffusione locale (in realtà molte radio già operano da diverso tempo). Nascono poco a poco, in tutta Italia, tantissime radio. Finisce anche il monopolio di Stato. Una delle prima ad operare è Radio Milano centrale (la cui sigla è Volo magico di Claudio Rocchi). A Bologna c’è radio Alice, fondata da Red Ronnie. A Roma, invece, Radio Onda rossa e Spazio radio. Pian piano iniziano ad attrezzarsi piccoli gruppi editoriali per la trasmissione dei programmi radiofonici. A quarant’anni da quel giorno le cose sono cambiate notevolmente: la radio è cresciuta a tal punto da diventare anche social web (ne è un esempio Fiorello con i suoi programmi radiofonici). La radio oggi è sempre più partecipativa e dalla parte degli ascoltatori.
Tantissimi attori, doppiatori, presentatori e cantanti iniziano la loro carriera in radio: da Eugenio Finardi a Maurizio Costanzo (ancora oggi impegnato con un programma radiofonica). Ma anche Gianni Boncompagni, Renzo Arbore e Jerry Scotti. Sono gli anni in cui il disk jockey, con due piatti, un mangiacassette e un telefono, riesce a fare tutto da solo.
Buon compleanno, radio!