Paolo Bonolis è scontento: «Non ci ha giovato la collocazione al giovedì…»
Il mitico conduttore Paolo Bonolis è uno dei personaggi più amati della tv, la sua comicità e il suo modo…
Il mitico conduttore Paolo Bonolis è uno dei personaggi più amati della tv, la sua comicità e il suo modo di fare piace molto al pubblico.
Dallo scorso settembre intrattiene il giovedì sera televisivo con “Chi ha incastrato Peter Pan?” storica e divertente trasmissione che conduce con la sua inseparabile spalla Luca Laurenti.
Ma Paolo è anche un padre e un marito legatissimo alla sua famiglia. Bonolis, infatti, è stato sposato per 5 anni, dal 1983 al 1988, con la psicologa statunitense Diane Zoeller, da cui ha avuto due figli, Stefano e Martina. Successivamente ha avuto una lunga relazione con la showgirl Laura Freddi, conosciuta nell’ambito della trasmissione televisiva Non è la RAI da lui condotta per una stagione. Dal 1997 è legato a Sonia Bruganelli, opinionista televisiva e sua moglie dal 2002, che gli ha dato altri tre figli: Silvia, Davide e Adele.
In una recente intervista rilasciata al settimanale Oggi ha confidato alcuni segreti sul rapporto con i figli. Paolo ha raccontato di essere un papà all’antica, ma anche un po’ bambino: «Ad Adele, la più piccola, consento solo 20 minuti di tecnologia al giorno. Non posso pretendere che i miei ragazzi non appartengano al loro tempo, ma vorrei che avessero una disponibilità all’esperienza non solo filtrata da internet o da un meccanismo tecnologico».
La figlia Adele, presente durante l’intervista ha spiegato perché suo papà mantiene quei tratti da bambino:«Il mio papà è un bambino quando guarda le partite dell’Inter perché urla. Lo sentiamo fino al piano di sopra e si arrabbia tantissimo se l’Inter perde».
Il conduttore ha poi parlato del suo storico programma programma Chi ha incastrato Peter Pan, attualmente in onda il giovedì sera su Canale 5: «Mediaset ha voluto riprenderlo dopo 7 anni e io l’ho fatto di buon cuore mettendoli sull’avviso che in sette anni i bambini sono cambiati molto. Oggi, quelli di 9 anni sembrano dei quattordicenni rispetto a quelli di allora. Hanno una possibilità di accedere al mondo diversa e sono meno “stupibili”. Sono quasi adolescenti. Così in questa nuova edizione ci siamo trovati ad affrontare una situazione più difficile. In più, rispetto agli ascolti, non ci ha giovato la collocazione al giovedì. Però mi piace farlo e sono contento che l’azienda abbia preso questa decisione ».