Paulo Dybala lancia un appello per combattere il razzismo nel mondo del calcio
In un’intervista Paulo Dybala parla del razzismo, presente anche nel mondo del calcio Il razzismo è senza dubbio una delle…
In un’intervista Paulo Dybala parla del razzismo, presente anche nel mondo del calcio
Il razzismo è senza dubbio una delle piaghe sociali più difficili da combattere. Quanto accaduto in America con la brutale uccisione di George Floyd per mano di un poliziotto, ha fatto ulteriormente riflettere e portato alla luce la problematica. Paulo Dybala, attaccante della Juventus, in un modo o nell’altro attraverso alcuni episodi che si sono verificati nel mondo del calcio, ha vissuto da vicino la questione di cui tanto si parla oggi. Per tale ragione, perché questa battaglia possa ottenere un briciolo di giustizia, la Joya ha voluto lanciare un importante appello.
Sulle pagine di tutti i giornali sportivi e non, ma anche nei vari notiziari, si è parlato tanto di come alcuni giocatori siano stati presi di mira da una frangia di tifosi, che non hanno mancato occasione di insultarli pesantemente, alludendo al colore della pelle diverso o alla nazionalità. Ricorderemo ad esempio tutte le volte in cui Mario Balotelli si ritrova a doversi difendere da fischi, schiamazzi durante una partita. Episodi che negli anni hanno visto protagonisti tantissimi altri colleghi di Paulo Dybala, da Miralem Pjanic a Moise Kean, per passare a Blaise Matuidi, Kevin Prince Boateng o ancora Sulley Muntari e tanti altri.
Scene raccapriccianti che nel calcio, così come nella vita reale, non dovrebbero verificarsi mai. E proprio per questo che Paulo Dybala ha ricordato alla Federcalcio Italiana e alle varie autorità che così come in America, anche in Italia è necessario fare qualcosa. Ma leggiamo le sue parole a tal proposito in un’intervista rilasciata al CNN:
“Oltre a quanto capitato con Kean, e vi assicuro che per lui non è stato facile, ho avuto varie esperienze di razzismo nei confronti di altri giocatori della Juve e non solo in altri stadi. In molti stadi italiani c’è un certo razzismo verso alcuni giocatori, è capitato anche a Balotelli o a Pjanic contro il Brescia e penso che le punizioni italiane debbano essere più severe. Altrimenti, toccherà a noi giocatori prendere delle misure perché non capiti più, perché stiamo parlando di uno dei più grandi campionati al mondo, seguito da milioni di persone. E se vedono che al razzismo non corrispondono sanzioni continuano a comportarsi così”.
Ha ricordato Paulo Dybala, che ha poi lanciato un appello importante…