Pink is good: quando la solidarietà passa dalle piastre per capelli
Esistono occasioni in cui il senso di solidarietà, nel nome di una causa nobile, riunisce aziende, personaggi, stampa e pubblico…
Esistono occasioni in cui il senso di solidarietà, nel nome di una causa nobile, riunisce aziende, personaggi, stampa e pubblico in un unico potentissimo coro. Ed è esattamente quello che è successo a Milano in questi giorni: organizzato dal ramo italiano di Ghd, (quelli delle piastre per capelli che fanno miracoli, per intenderci), l’evento “Pink is good” ha raccolto il sostegno di blogger, giornalisti e celebrities che si sono prestati volentieri e a titolo assolutamente gratuito a promuovere un progetto per la raccolta di fondi a favore della Fondazione Veronesi per la ricerca contro il cancro al seno.
Niente di troppo complicato: Ghd annualmente sposa la causa in supporto di Fondazione Veronesi e lancia sul mercato una versione speciale dei suoi prodotti, la linea “pink”, garantendo per ogni articolo venduto un determinato ammontare devoluto alla ricerca. Semplice, immediato, trasparente ma soprattutto efficace: alla presentazione sono intervenute blogger con centinaia di migliaia di follower, nomi come Elena Tee, Ilaria Rodella, Alice Cerea, in grado di veicolare il messaggio solidale alla vastissima platea di Instagram e Facebook. Per non parlare di personaggi sbucati fuori dal piccolo schermo, accorsi a portare il loro contributo all’iniziativa: Ana Laura Ribas, Margherita Zanatta, Francesca Rocco sono solo esempi di come anche lo showbiz, troppo spesso così frivolamente legato all’apparenza, sia in grado di preoccuparsi anche della sostanza.
Un invito alle nostre lettrici, una raccomandazione più volte ribadita dalle signore intervenute alla presentazione, signore che quella cosa lì l’hanno vissuta: eseguite regolari e scrupolosi controlli, la prevenzione è la più efficace delle soluzioni. E a tutte le lettrici che hanno in mente di darsi una sistemata alle chiome ribelli, questo è il momento per investire una piccola cifra sapendo di fare del bene a sé e alla ricerca. Chiedete ai vostri saloni di fiducia, loro sapranno spiegarvi tutto.
Grazie, anticipatamente, a chi sarà dei nostri. “Pink is good” potrebbe quest’anno arrivare a 12 milioni di euro raccolti per un futuro migliore.