Prime polemiche sanremesi

Ornella Muti, Lorena Cesarini, Drusilla Foer, Maria Chiara Giannetta e Sabrina Ferilli sono le figure femminili che affiancheranno Amadeus sul palco di Sanremo. Checco Zalone ci sarà per una sera e, tra gli ospiti musicali, è già stato annunciato Cesare Cremonini.

Il Festival sta per prendere il via (dall’1 al 5 febbraio), e tutte le tessere del puzzle stanno per essere incastrate, in equilibrio tra esigenze di spettacolo e precauzioni da pandemia.

La presenza di Fiorello è ancora un’incognita. Voci di corridoio fanno sapere che Amadeus dorme sonni tranquilli, perché il suo amico “Ciuri” gli ha garantito ci sarà. Di certo per una sera. Poi chissà.

Novella 2000 n. 5 2022 copertina
(c) Novella 2000 n. 5 – 19 Gennaio 2022

Mentre la direzione artistica è al lavoro sugli ultimi dettagli, le polemiche continuano a tenere banco. Amadeus, conduttore e direttore artistico, è al centro di ogni attenzione e bersaglio di tutti.

Jalisse, Stash, Monte

I primi a togliersi un sassolino dalla scarpa nei suoi confronti sono stati Alessandra Drusian e suo marito Fabio Ricci. Quando il conduttore di Verona ha annunciato al Tg1 i cantanti in gara loro, i Jalisse, hanno saputo che erano stati esclusi. Di nuovo.

A distanza di venticinque anni dalla loro unica partecipazione al Festival, vittoriosa con Fiumi di parole, non sono più riusciti a calcare il palco dell’Ariston. Risentiti, l’hanno fatto presente.

La replica del conduttore non si è fatta attendere:

“Io valuto la canzone e non ritenevo la loro adatta al mio Festival”.

Non è mancata una riflessione dura, inaspettata da parte del mite Ama:

“La lamentela non rende merito alla storia di un cantante. Bisogna lavorare sodo e non pensare sempre che ci sia un complotto: lavora e magari le cose potranno andare meglio”.

Tra gli esclusi eccellenti, non l’hanno presa bene nemmeno Stash dei The Kolors, che pare abbia smesso di seguire il conduttore sui social, e Francesco Monte. L’ex tronista di Uomini e Donne, che dopo aver partecipato a Tale e Quale Show sta tentando la carriera da cantante, sui social aveva polemizzato con la presenza in gara di Ana Mena, spagnola.

“Siete seri? Ma non era il Festival della canzone italiana e si presuppone dei cantanti italiani?”.

Morandi, Rettore e Jovanotti

Fin qui, gli esclusi. Ma hanno fatto rumore anche le parole di Donatella Rettore al Corriere. Commentando la gaffe social di Gianni Morandi, che aveva pubblicato un video dal quale si poteva ascoltare uno spezzone del suo brano in gara, la cantante veneta non ha usato mezze misure:

“Se io faccio un post su Facebook o Instagram me ne assumo la responsabilità e agisco di conseguenza. Non come quelli che prima mettono sui social un pezzo di canzone destinata a Sanremo e poi ‘Oh, ho sbagliato, scusatemi, sono uno sbadato’, e cose così. Ma dai. E allora, con affetto, dico: ‘Morandi, ti devi ritirare!’. Bisogna essere coerenti”.

L’attacco al collega, in qualche modo, è un attacco alla Rai e ad Amadeus, che hanno graziato Morandi giustificando il suo errore come conseguenza dei vari interventi alla mano incidentata a marzo dell’anno scorso.

Morandi partecipa con una canzone scritta da Jovanotti, che Amadeus insegue da tre anni.

Nel 2020 Lorenzo rifiutò a causa della pandemia, e l’anno scorso smentì la sua presenza, data per certa, a poche ore dalla partenza dell’evento. Quest’anno, terzo rifiuto.

“Devo fare l’autore di Morandi, sono concentrato su questo e non c’ho la testa. Sarò a casa a guardarlo”, ha detto a Radio Subasio l’11 gennaio.

Le presenze femminili

Lo stesso giorno in cui il conduttore rivelava le sue partner sul palco. Annuncio accompagnato dalle inevitabili polemiche. Se nessuno ha avuto nulla da obiettare sulla presenza di Ornella Muti e Sabrina Ferilli, che hanno fatto la storia del cinema; se a tutti fa piacere la presenza della giovane Maria Chiara Giannetta, forte del successo della fiction di Rai 1 Blanca, la presenza dell’attrice Lorena Cesarini e soprattutto di Drusilla Foer ha fatto storcere più di qualche naso.

Alla prima viene rimproverata una troppo scarsa notorietà. Alla seconda il fatto che non è una donna.

Drusilla, infatti, è il personaggio dall’attore Gianluca Gori. “Non è una donna”, urlano i detrattori del conduttore che, secondo loro, si sarebbe piegato al politicamente corretto.

E, a proposito di politica, il senatore leghista Simone Pillon, sempre attento in materia, ha detto la sua:

“Com’era ampiamente prevedibile, al festival sempre più LGBT è stata assegnata la quota gender-inclusive già nella fase di scelta dei conduttori. Una domanda: ma sempre in rispetto delle quote, non si potrebbe avere tra i co-presentatori un normale papà (uno eh, non due), e magari di ispirazione conservatrice?”.

Amadeus non si esprime politicamente, ma di certo è papà due volte. Ma rilancia Pillon:

“Da sempre, attori maschi hanno interpretato ruoli femminili. Nel teatro greco per esempio non c’erano attrici, e tutti i personaggi femminili venivano impersonati da uomini. Ma a nessuno è mai venuto in mente di dire che siccome vestivano i panni femmminili, allora erano donne”.

Non è mancata nemmeno la voce di Mario Adinolfi, presidente del Popolo Della Famiglia, intervistato da Radio 105:

“Io non ho alcun problema con la presenza di Drusilla a Sanremo. Gianluca Gori, che l’ha inventata, è un geniaccio raffinatissimo e colto. Quando Platinette calcò il palcoscenico dell’Ariston mi scrissi con Mauro Coruzzi e la sua intelligenza e umanità affiorò nelle missive. Io contesto, radicalmente, il marketing della Rai che parla provocatoriamente di ‘cinque donne’ al fianco di Amadeus. Drusilla è intelligente. Non si farà usare”.

Lo scopriremo solo vivendo, tra due settimane.

a cura di Tiziana Cialdea