Cosa accomuna due personaggi così “lontani” come la bellissima figlia di Michele Placido, l’attrice Violante Placido, e la cantante uscita da Amici di Maria De Filippi, Shady? Apparentemente niente: generazioni diverse, bellezze diverse, tutto diverso. Eppure, c’è qualcosa di simile nella loro storia: entrambe sono state vittime di bullismo da piccole ed entrambe lo hanno raccontato in questi giorni.

La Placido, in un’intervista concessa al Corriere della Sera, ha infatti raccontato il suo periodo a Los Angeles, e la scuola allora frequentata: “Pur nella condizione privilegiata di figlia di attori ed emigrante di lusso, mi sentivo diversa”, ha confessato. Continuando: “Ero la straniera stralunata, che si vestiva strana, parlava strano e nessuno voleva essermi amico. Mi facevano piccoli ricatti, sottili violenze psicologiche, non fisiche. Il rappresentante di classe aveva il compito di fare l’appello e mi faceva mettere in punizione per ritardi minimi. Oppure qualcuno m’invitava al cinema, ma a patto che lo facessi copiare in spagnolo, in cui ero la prima della classe. Mi offrivano amicizia sotto forma di ricatto. E se invece, in classe, davo aiuto a quelli più emarginati di tutti, facevano la spia”. Una brutta esperienza da cui Violante ha imparato molto, e sapendo cosa significa essere emarginati, ha deciso di trasmettere valori positivi e di rispetto per il prossimo a suo figlio di tre anni, Vasco: “Per ora, Vasco è solare, giocherellone e ha un suo senso di giustizia innato”, ha dichiarato l’attrice. Aggiungendo: “Una volta, un amichetto ha strappato un gioco a una bambina e lui è intervenuto, ha detto ‘ridaglielo, è suo’. Cerco innanzitutto di essere io per prima rispettosa nei suoi confronti. Non puoi chiedere a un bimbo di essere giusto se il senso di giustizia glielo insegni con la coercizione. E se gli trasmetti autostima, sarà difficile che senta il bisogno di prevaricare qualcuno”.

Stessa condizione provata, forse anche in maniera più fisica, da Shady, la promettente cantante ex squadra bianca eliminata nelle fasi finali di Amici. Che a Vanity Fair ha dichiarato di stare passando un periodo professionale e privato davvero d’oro, contro un passato fatto invece di bullismo: “Quando ero alle scuole medie alcuni ragazzi mi avevano preso di mira e mi alzavano le mani”, ha ricordato Shady. Che ha continuato il racconto: “Penso per via delle mie origini oltre al fatto che ero secchiona, avevo la frangetta, gli occhiali e l’apparecchio. Credo che abbiano raccolto quello che hanno seminato. Magari qualcuno si sarà anche ricreduto e pentito di quello che ha fatto: dopotutto erano ancora piccoli. Posso dirle che molti di loro sono persone senza sogni che non sono riuscite a realizzarsi. Penso che sia una punizione più che sufficiente. La musica per me era una fuga dalla realtà. Disegnavo, scrivevo dei piccoli arrangiamenti con la tastiera: mi aiutava a non pensare e a evadere da tutto. Sono cresciuta con questa consapevolezza: volevo cantare e fare musica tutta la vita”.

Due belle storie di riscatto, con qualche ferita interna che però resterà per sempre.

Avanti