“Quelli del divano”. Margherita Zanatta ha inventato il nuovo talk show?
L’Italia non se n’è ancora accorta, ma qualche sera fa è successa una cosa che rappresenta un piccolo passo per…
L’Italia non se n’è ancora accorta, ma qualche sera fa è successa una cosa che rappresenta un piccolo passo per l’umanità ma un grande passo per l’intrattenimento.
Sto parlando di Margherita Zanatta e del suo Un’amica in affitto, il blog al femminile che è diventato una diretta sul web. Ecco, è proprio qui che la questione diventa interessante, anzi, nazionale.
Di dirette su Facebook, snapchat e via andando ne vediamo tante. Di gente svaccata davanti ad una telecamera fissa dalla risoluzione bulgara, intenta a commentare qualcosa che noi non riusciamo a vedere tra urla e tramezzini ne abbiamo a mazzi, anzi a cestini.
Ma ieri notte tutto questo è cambiato. Sembrava di essere nell’Italia della fine degli anni ’70, l’Italia della nascita delle radio libere, l’Italia che stava scoprendo che esisteva un modo alternativo, libero e accessibile di intrattenere e intrattenersi.
E il cambiamento ha un nome: Coucheroes, gli eroi del divano. Idea semplice e geniale al tempo stesso. Un divano, un argomento a briglie sciolte, un piccolo gruppo di persone che ne parlano, e un canale aperto con chi da casa, dal telefonino, dal tablet, dal computer o dalla sfera di cristallo guarda e può non solo interagire, ma anche andar lì a metterci la faccia.
Il tutto, per la prima volta, con una regia che cerca il dettaglio e la faccia più giusti, ma soprattutto con tutta la libertà di dire, discutere e parlare senza il timore di pestare i calli a qualche dirigente con la luna di traverso.
Ecco la chiave di questa nuova televisione, che non è né tanto nuova né tanto televisione, ma che alla prima puntata è passata in testa ai trend topic di Twitter (vale a dire la classifica degli hashtag, cioè degli argomento di conversazione, più popolari) facendo le scarpe a colossi della Tv tradizionale e a iniziative foraggiate da investimenti anche molto significativi. Se fosse stato misurato con l’Auditel, avrebbe fatto il 100% degli ascolti. Se fosse stato su un’emittente tradizionale, avrebbe cancellato ogni concorrenza.
Ma era solo un divano, il divano degli eroi, che si divertivano a raccontare e raccontarsi.
Forse è successo qualcosa. Agli hashtag l’ardua sentenza.