A distanza di quattro anni dal suo posto nella giuria di qualità di Sanremo, Claudio Cecchetto si scusa con Raf che subì per primo una sorte analoga a Ultimo.

In questi giorni si è fatto e si fa ancora un gran parlare del “caso Ultimo”. Il giovanissimo trionfatore delle Nuove Proposte 2018 si è classificato secondo alla 69° edizione del Festival di Sanremo malgrado avesse trionfato al televoto. Del cosiddetto sovvertimento del decreto popolare sarebbe responsabile la giuria di qualità, i cui membri detenevano il 30% del peso totale della votazione. Benché tutto ciò fosse previsto dal regolamento, Ultimo ha lamentato l’esito della gara. Riversando il suo sdegno sui social, il cantante ha inconsapevolmente risollevato una questione ben nota agli esperti di Sanremo. Nel 2015, infatti, sorte analoga capitò a Raf per “colpa”, fra gli altri, del disc jockey Claudio Cecchetto.

Quattro anni fa Cecchetto era infatti il presidente della giuria di qualità del Sanremo all’epoca curato da Carlo Conti. Raf tornava sul palco dell’Ariston dopo più di vent’anni, presentando il brano Come una favola. Durante la seconda delle consuete cinque serate, il cantante venne escluso dalla rosa dei potenziali vincitori proprio in virtù del voto della giuria di qualità. A Raf fu impedito dunque di accedere al girone finale dei cantanti in gara, tra i quali avrebbe trionfato Il Volo.

(c) Novella 2000 n. 8 – 13 Febbraio 2019

L’episodio di Raf nel 2015: nella giuria di qualità anche Claudio Cecchetto

La decisione di estromettere il cantante pugliese non convinse affatto il pubblico, secondo cui Raf avrebbe invece meritato di proseguire nella competizione. Fuori da Sanremo, inoltre, Come una favola garantì riconoscimenti e gratificazioni al suo interprete, smentendo definitivamente l’opinione della giuria di qualità. Anche per questa ragione Raf espresse su Twitter le sue perplessità intorno all’attendibilità del giudizio di chi lo aveva allontanato.

“Esclusione a parte, contento per il Festival ma confermo i dubbi sull’iniquità del 30 percento dei voti affidata a soli 8 pseudo esperti in grado di sovvertire le altre giurie, quella popolare e quella demoscopica”.

Oggi le stesse riserve di Raf contro la giuria presieduta da Claudio Cecchetto le manifesta Ultimo. Eppure il fu Niccolò Moriconi ha subito rimproveri da una parte e dall’altra, con la controaccusa di ingratitudine e indisciplina. Ma visti i precedenti l’interprete di I tuoi particolari potrebbe non aver avuto tutti i torti.

A riprova di ciò ci sono le parole dello stesso Claudio Cecchetto, che durante una puntata di Storie Italiane alla quale assisteva anche il direttore di Novella 2000 Roberto Alessi ha così dichiarato:

“Ero solo il presidente, non decidevo certo da solo. Raf, che è un numero 1, ebbe la sfortuna di avere una piccola influenza, e quindi la sua esibizione sul palco non fu il massimo. Comunque oggi voglio scusarmi con lui.

Queste scuse sono venute anche per merito del nostro direttore, che suscitando la riflessione in Cecchetto lo ha praticamente incalzato a una rivalutazione del precedente.

Che Claudio Cecchetto abbia fatto o meno pace con Raf, poco importa. L’importante è che il cantante abbia avuto occasione di prendersi la sua pur tardiva rivincita. Insieme a Umberto Tozzi, infatti, Raf ha partecipato all’ultima edizione di Sanremo in qualità di ospite. Con il collega ha intonato alcuni dei suoi maggiori successi, accolto dagli scroscianti applausi dell’Ariston. Come a dire che il pubblico non dimentica mai i suoi beniamini.