Parla il segretario di Elisabetta

In queste ore Richard Winston “Dickie” Arbiter, il segretario e portavoce ufficiale della Regina Elisabetta, ha rilasciato una lunga intervista a Repubblica. Nel corso della chiacchierata ha parlato non solo di Re Carlo, ma anche di alcune teorie di complotto che hanno coinvolto Sua Maestà dopo la morte di Lady Diana. Questo quanto si legge in merito:

“A Buckingham Palace si viveva una certa esasperazione. Anche perché la regina non sopportava che si lavassero i panni sporchi in pubblico. Ma ‘keep calm and carry on‘. La regina è andata avanti, credendo nei suoi principi e nel senso del dovere, fino agli ultimi giorni della sua vita. Dopo la morte di Diana la accusarono di non essere triste, ma si è comportata allo stesso modo quando spirarono sua sorella, sua madre o persino Filippo. I reali, i Windsor, non devono mostrare emozioni o sentimenti, perché non vogliono essere interpretati. Per loro è come una ferita in un’armatura”.

Ma non solo. Richard Winston “Dickie” Arbiter ha parlato anche del rapporto tra la Regina Elisabetta e Re Carlo, e in merito ha affermato:

“Ci sono stati momenti tesi, soprattutto durante la separazione da Diana. Ma Carlo ha sempre avuto un ottimo rapporto con entrambi i genitori. Il problema è che Elisabetta II è diventata regina troppo presto e ha avuto meno tempo per i suoi figli. Quindi Carlo ha sviluppato questa fobia di essere trascurato. Ma poi ha capito con il tempo. E soprattutto, lui ha avuto la possibilità di crescere William e Harry e questo lo ha fatto maturare molto”.

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