Domenica sera va in onda la puntata di Report che spiega i problemi della Banca Popolare di Vicenza e delle altre Popolari. Il tema è complesso, si parla di come le banche hanno gestito male i loro denari, del fatto che i controlli degli istituti di Vigilanza hanno funzionato così così, che gran parte dei vertici della banca sono indagati, ma beatamente liberi, felici e ricchi coi loro stipendi e premi vari.

Sullo sfondo gli azionisti, cioè i cittadini, che hanno perso tutto, i risparmi di una vita (per una coppia di contadini si tratta di 25mila euro, per un operaio 50mila e così via…),conprando dalle banche prodotti finanziari rischiosi pensando che fossero relativamente sicuri. Ora sono rimasti praticamente tutti senza soldi, un dramma.

Durante la puntata si scopre che tra gli azionisti di Banca Veneto, non c’erano solo persone comuni, ma anche Bruno Vespa, molto amico dei vertici dell’Istituto. In un’intervista il giornalista dice di aver comparato azioni per circa 6 milioni di euro, di averle rivendute un attimo prima che la banca “crollasse” ottenendo una plusvalenza di circa 2 milioni, in totale ha incassato 8 milioni di euro!

Un pacchetto di obbligazioni però Vespa non è riuscito a venderlo e così, poverino, ha detto di aver visto andare in fumo una parte del suo investimento: 873mila euro. Meno male che si è consolato coi 2 milioni di plusvalenza.

Pare che Vespa non volesse che Report indicasse le cifre precise dei suoi investimenti: in particolare avrebbe preferito un bip quando diceva di aver incassato 8 milioni.

Paura di diventare impopolare? Possibile, quei poveri cittadini che non hanno avuto la fortuna di vendere i prodotti bancari un attimo prima del “crollo” non riuscendo a recuperare i loro soldi, magari ci sono rimasti un po’ male…

Infatti le dichiarazioni di Vespa a Report sono state riprese da quasi tutti i giornali locali e i commenti non sembrano positivi…