Dopo il premio internazionale al giornalismo d’inchiesta Javier Valdez 2017 e il premio internazionale Spoleto Art Festival 2017 Letteratura, la giornalista Rita Cavallaro, autrice del libro “Oltre l’indizio. Segreti e verità nell’omicidio Bergamini” edito da Male Edizioni di Monica Macchioni, vince il prestigioso premio internazionale Comunicare l’Europa 2018. La giuria, presieduta dal professor Luca Filipponi, presidente dell’Istituto europeo per la formazione, ha conferito il premio all’autrice con la seguente motivazione: “Rita Cavallaro, con sapienza ed intuito ed anche molto coraggio, ha ricostruito questa storia che è stata considerata uno dei casi giornalistici dell’anno. Per tali motivazioni a Rita Cavallaro, grazie anche alla giovane e lungimirante editrice Monica Macchioni che ha creduto in lei, verrà conferito il premio Comunicare l’Europa 2018”. Oltre l’indizio anticipa le conclusioni della Procura, che ha in mano una super perizia che conferma che Denis Bergamini è morto soffocato. Il libro racconta un omicidio mascherato da suicidio per quasi 28 anni. Attraverso testimonianze, documenti, atti di indagini, perizie, sentenze e depistaggi la cronista ha tracciato la dinamica del delitto, parlando di omicidio per soffocamento. Denis sarebbe stato ucciso prima di essere adagiato sull’asfalto dove il camion l’ha sormontato con le ruote anteriori. Allo stato sono formalmente indagati per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili e abbietti motivi e dalle sevizie, in concorso, l’ex fidanzata di Bergamini, Isabella Internò, e l’autista del camion Raffaele Pisano. Per la Procura il movente sarebbe da ricercare in un mix di questioni sentimentali legate ad altri giri illeciti che ruotavano attorno allo stadio San Vito in quegli anni, tra cui il totonero. “Oltre l’indizio” è acquistabile sul sito www.male-edizioni.it, oltre che nelle maggiori librerie italiane

 

RITA CAVALLARO nasce a Locri(RC) 35 anni fa. Dopo un’educazione classica e la laurea in Scienze della Comunicazione a La Sapienza di Roma, entra nel mondo del giornalismo. La sua prima esperienza è all’agenzia di stampa Adnkronos. Dopo un breve periodo, inizia a collaborare con il quotidiano Libero di Vittorio Feltri e la sua firma si lega ai maggiori casi di cronaca nera e giudiziaria. Attualmente scrive per il settimanale Giallo. Tra i maggiori casi da lei seguiti ci sono il delitto di Avetrana, l’omicidio di Meredith Kercher e il giallo sulla morte di Federica Mangiapelo, la ragazza trovata cadavere sul lago di Bracciano. Si è occupata inoltre dei più importanti processi italiani, in ultimo quello di Mafia Capitale. È alla sua prima esperienza da scrittrice. Oltre al giornalismo coltiva la passione per la musica. Di lei dice: “La giornalista la faccio per mestiere, la cantante per diletto. Tra musica e realtà, così passo le mie giornate, “fuggendo di gente in gente”, correndo da una parte all’altra della città a caccia di notizie. Sono una cronista di nera e giudiziaria, cammino sul filo di una sottile linea rossa chiamata “dovere di cronaca” che collega la morte alla vita, la giustizia all’illegalità, il sensazionalismo alla realtà. Il tutto e il suo contrario”.

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