Roberto Benigni biografia età altezza e Oscar

Chi è Roberto Benigni? Roberto, 1 metro e 68 centimetri di altezza, nasce a Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo, il 27 ottobre 1952. I genitori si chiamavano Luigi e Isolina. Inoltre, la famiglia si completa dalle sorelle Bruna, Albertina e Anna. Nel 1958 si trasferisce in una frazione di Prato e, in seguito, si diploma in ragioneria.

Nel 1971, all’età di 19 anni debutta a teatro con Il re nudo. Quattro anni più tardi, poi, incontra Giuseppe Bertolucci che gli scrive il monologo di successo Cioni Mario di Gaspare fu Giulia. Nel 1977 approda al cinema con Berlinguer ti voglio bene. Il 1980, invece, lo vede alla conduzione del Festival di Sanremo, mentre poco più tardi torna a teatro con Tuttobenigni. Un anno prima di conoscere Massimo Troisi e recitare in Non ci resta che piangere, lo troviamo in Tu mi turbi. A metà degli anni ‘80 si sposta negli Stati Uniti ed entra nel cast di Daunbailò, Coffee and Cigarettes e Taxisti di notte. Nel 1988 inizia la collaborazione con Vincenzo Cerami con le pellicole Il piccolo diavolo, Johnny Stecchino e Il mostro.

All’inizio degli anni ‘90, Roberto Benigni recita ne La voce della luna diretto da Federico Fellini. Nel 1997 ottiene il successo internazionale grazie a La vita è bella. Durante la promozione partecipa al David Letterman Show. Il film riceve sette nomination agli Oscar e ne vince tre: migliore colonna sonora, migliore film straniero e migliore attore protagonista. Oltre a questi, però, ottiene 5 Nastri d’argento, 9 David di Donatello e il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes. Nel 2002 recita nei panni di Pinocchio e nel 2004 ne La tigre e la neve. Dal 2006 porta nei teatri lo spettacolo Tutto Dante, riproposto anche a livello internazionale fino al 2013. Nel 2011 esce To Rome with Love con Penelope Cruz. Parlando dei progetti più recenti, infine, nel 2019 lo rivediamo sul grande schermo come Geppetto nel nuovo film di Pinocchio.

La vita privata di Roberto Benigni: fidanzata, moglie e figli

Parliamo, adesso, della vita privata di Roberto Benigni. L’attore, dal 1991 prende come moglie l’allora fidanzata Nicoletta Braschi. I due si sono conosciuti nel 1988 sul set de Il piccolo diavolo. La coppia non ha figli, ma durante un’intervista a Vanity Fair, riportata anche da Donna Glamour, ha parlato del loro amore:

È il suo ingresso nella mia vita, c’è un prima e dopo di lei. Nel prima, tutto era farsa. Da allora, abbiamo fatto tutto insieme come una compagnia teatrale, è stata sua l’idea di darci libertà producendo noi i nostri film. Mi ha dato verità. Mentre volavo, mi ha riportato con i piedi per  terra, e io non riesco a immaginare un altro volto, un’altra presenza, un altro respiro che non sia lei. Per me è una benedizione. Lo è stata davvero.

Dove seguire Roberto Benigni: Instagram, Twitter e profili social

Attraverso una rapida ricerca sul web scopriamo che Roberto Benigni non ha nessuno dei profili social più importanti. Infatti riusciamo a trovare solo pagine Twitter, Instagram e Facebook create dai fan che vogliono sostenerlo.

Frasi

Queste alcune tra le frasi più famose pronunciate da Roberto Benigni. A riportarle il sito Aforismi:

  • Innamoratevi! Se non vi innamorate è tutto morto! Vi dovete innamorare, e diventa tutto vivo. Per essere felici dovete patire, stare male, soffrire. Non abbiate paura di soffrire: tutto il mondo soffre.
  • Nelle fiabe non si insegna ai bambini che esistono i draghi, quello lo sanno già, si insegna ai bambini che i draghi si possono sconfiggere. Ed è quello che fanno scrittori come Saviano. Non dicono che la mafia c’è, ma dicono che la mafia può essere sconfitta.
  • Quando si ride ci si lascia andare, si è nudi, ci si scopre. Quando uno ride, vedi un po’ la sua anima. E poi quando si ride ci si muove, ci si scuote. Ci si scuote come un albero e si lascia per terra le cose che gli altri possono vedere e magari cogliere. Gli avari e coloro che non hanno niente da offrire, infatti, non ridono.

Nuovo film e programmi televisivi

Ecco, ora, la lista dei film, non ancora menzionati, a cui ha preso parte Roberto Benigni:

  • Una mamma (1979)
  • I giorni cantati (1979)
  • La luna (1979)
  • Chiaro di donna (1979)
  • Chiedo asilo (1979)
  • Il minestrone (1981)
  • Strano conoscersi (1986)
  • Il figlio della pantera rosa (1993)
  • Asterix e Obelix contro Cesare (1999)
  • Caterina va in città (2003)

Il nuovo film dell’attore è Pinocchio diretto da Garrone. Questi, infine, i programmi televisivi in cui troviamo Roberto Benigni:

  • Sorelle materassi (1972)
  • Onda libera (1976)
  • Ma che cos’è questo amore (1979)

Sanremo: tutte le esperienze al Teatro Ariston fino al 2020

La sera del 6 febbraio 2020 Roberto Benigni è ospite del 70° Festival di Sanremo. Al comico toscano il direttore Artistico Amadeus avrebbe concesso ben 40 minuti durante i quali pronunciare il suo monologo. Il discorso del Premio Oscar per La Vita è Bella sarà incentrato – come spesso è stato – sul tema dell’amore. Stando al conduttore, si tratterà di un intervento destinato a restare impresso nella storia della manifestazione.

Certo è verosimile aspettarsi che Benigni toccherà comunque argomenti scomodi relativi all’attualità politica e alla cronaca, suscitando forse qualche mormorio di protesta in sala. Anche questo rientrerebbe però nella consuetudine delle ospitate di Roberto Benigni al Festival di Sanremo. L’attore prende parte alla kermesse per la sesta volta nella sua carriera. Oltre al Sanremo 2020, infatti, Roberto Benigni ha già partecipato alle edizioni del 1980, 1983, 2002, 2009 e 2011. Nelle prime due fu persino conduttore, mentre nelle altre tre uno degli ospiti.

Soprattutto negli ultimi anni la sua presenza al Festival ha suscitato alcune polemiche intorno al cachet percepito per pochi minuti sul palco. Nel caso dell’ultima edizione si è parlato di un compenso di 300 mila euro che però non ha trovato alcuna conferma ufficiale.

Durante la conferenza stampa che ha anticipato l’arrivo di Benigni a Sanremo 2020, il direttore di Rai 1 ha ridimensionato il pettegolezzo, non senza puntualizzare che la presenza dell’attore all’Ariston è stata adeguatamente retribuita secondo “scelte congrue, di mercato” (Fonte: Il Messaggero).